«Ti ho mai raccontato di quando Odorisio scrisse un libro?»
«Nonno, te prego…»
«S’intitolava “Non invecchieremo mai”…io corsi a comprarlo subito e lo regalai a tua nonna come
«Ti ho mai raccontato di quando Odorisio scrisse un libro?»
«Nonno, te prego…»
«S’intitolava “Non invecchieremo mai”…io corsi a comprarlo subito e lo regalai a tua nonna come
“Durante il giorno il nostro Dan Harrison si spostava sorridente
e beato fra aperitivi e pianobar al Café de Paris o da Rosati dove
in piazza del Popolo una giovanissima Gabriella Ferri, vestita da
gitana, stazion
Bellezza, ricordi, comicità, una civiltà scomparsa e una vita tra le righe tutta da vivere ancora.
Questi gli elementi del libro del regista e scrittore Luciano Odorisio, Leone d’Oro a Venezia.
“Ogni mattina dovevo fare proprio quella strada per andare a scuola e preti, vezzoche e parenti devoti timorati di Dio, fra una giaculatoria e l’altra, mi raccomandavano di guardare solo per terra, non alzare mai
“Anch’io andavo in via Veneto a quel tempo.
“Quel panfilo lontano fungeva da juke-box:
Strangers in the night
Two lonely people, we were strangers in the night…
Lei mi sorrideva, così come sorrideva al fidanzato su quel lettone
d’ottone quando improvvis
“Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una
specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si
mettono le mani a caso, ora su una droga calmante,
ora su un veleno pericoloso”.
“Erano i primi biliardini con le sagome in legno.
Io alla difesa e Marcello all’attacco eravamo una coppia
d’acciaio.
Qualche giorno dopo trovammo una scritta nei bagni piuttosto
eloquente: Filippe è froscio!
Scoppiò un putiferio.
I sospetti si appuntarono tutti su Fraschetta, che nel frattempo
era stato riassunto in prova.
“La immaginavo poi a letto, scosciata, che mi chiedeva di farle
tutto il possibile e di più, al buio.