Cinema & Teatro, Luciano Odorisio

La mia Dolce vita…

“Anch’io andavo in via Veneto a quel tempo.

Uscivamo in gruppo da quella pensioncina in via degli Artisti

23, gestita da sora Maria, una giovane donnetta scialba col

muso da furetto scemo che aveva scoperto come contrastare la

caduta dei capelli.

Lavandoseli una volta ogni due mesi.

Dopo ogni lavaggio, trascorsa una settimana, le veniva un’acconciatura

a raggiera, come un’aureola da Madonna del Bordone

dove i capelli ribelli vivevano una vita propria, trasformandosi

poco dopo in un groviglio stoppaccioso.

Dopo il primo mese i capelli di sora Maria erano diventati una

matassa di serpentelli stile Medusa.

All’ultimo piano abitava, in quella via degli Artisti 23, Paola

Borboni, con la quale ci s’incontrava quasi ogni giorno…”

Da “Non invecchieremo mai”, Il Viandante Edizioni:

Non invecchieremo mai

 

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