LORENZO GIARELLI per IlFQ, 9-4-19
Igialloverdi hanno il deserto intorno e quindi fanno anche da opposizione a se stessi. Ecco un’antologia scelta degli scambi, talvolta insulti, tra Lega e M5S.
23 marzo, lite sul memorandum della nuova Via della Seta
Salvini: “Non mi si dica che la Cina è un paese con il libero mercato”.
Di Maio replica: “Lui ha il diritto di parlare, io il dovere di fare”.
27 marzo, Confindustria taglia le stime di crescita del Pil italiano
Salvini: “Verranno smentite clamorosamente dai fatti. È pieno di gufi. Ci hanno sempre ‘cannato’ in passato”.
Di Maio: “Non c’è bisogno di nessuno scontro o di apostrofare la Confindustria come gufi. L’epoca dei gufi è quella di Renzi”.
30 marzo, scontro sul Congresso mondiale della famiglie
Luigi Di Maio: “A Verona ci sono dei fanatici. È una destra degli sfigati”.
Salvini, dal palco di Verona: “A qualche collega distratto di governo che pensa che qui si guardi indietro dico che qui si prepara il futuro e se questo significa essere sfigato, allora sono orgoglioso di essere sfigato”.
30 marzo, scontro anche tra Salvini e Conte
Salvini: “Sul tema delle adozioni da Conte mi sarei aspettato di più”.
Replica di Palazzo Chigi: “La delega in materia di adozioni è in capo al ministro della Lega, Lorenzo Fontana. Rimane confermato che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare nei ministeri tutti i giorni e studiare le cose prima di parlare altrimenti si fa solo confusione”.
1 aprile, Repubblica apre con “Salvini, qui comando io”
All’interno, un virgolettato di Salvini: “Mi sono stancato di essere attaccato e soprattutto mi sono stancato che il governo non faccia. Per andare avanti serve un cambio di passo”.
Di Maio replica: “Sarebbe gravissimo, spero smentisca”.
4 aprile, Di Maio contro Tria per Claudia Bugno all’Asi
Di Maio: “Quando si parla di partecipate di Stato, noi abbiamo il dovere di incidere su queste scelte e decidere se è opportuno che vadano in alcuni ruoli oppure no”.
5 aprile, Conte “rassicura” Tria sulla sorte del ministro
Conte: “Il ministro Tria deve stare sereno”.
5 aprile, la Lega si allea con i tedeschi dell’Afd
Di Maio: “Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo con forze politiche che faranno parte del gruppo con cui si alleerà la Lega, che addirittura, in alcuni casi, negano l’Olocausto”.
La replica di Salvini: “Rispondo col lavoro, con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani, venusiani… i ministri sono pagati per lavorare . Se invece dipolemizzaresilavorassedipiù,si sbloccassero cantieri fermi, l’Italia sarebbe un Paese migliore”
Ancora Di Maio: “Sento i leghisti un po’ nervosi. Scherzando mi verrebbe da dire ‘da che pulpito viene la predica’…”.
5 aprile, Salvini attacca Tria sulle banche
Salvini: “Anche io faccio il ministro e mi prendo le mie responsa- bilità, firmo decine di atti ogni giorno e mi assumo anche io dei rischi. Se te la senti di farlo, fai il ministro e il dirigente. Se non te la senti puoi sempre fare il panettiere”
5 aprile, Roberto Fico al Festival di Perugia
Fico: “Visto che il ministro dell’Interno ha il potere di decidere sulle scorte e Saviano è sotto scorta, io non l’avrei mai denunciato. È un errore bello e buono”.
La replica di Salvini: “Non so come reagirebbe il signor Fico se gli dessero del malavitoso, io avrò tanti difetti, ma non permetto a nessuno di darmi del malavitoso”.
7 aprile, la Lega torna alla carica con la flat tax
Salvini al Vinitaly: “Non ho mai visto nessuno decrescere ed essere felice. La flat tax è una nostra priorità ed è nel contratto di governo. Abbiamo votato il reddito di cittadinanza, che non è nel dna della Lega, ora pretendiamo rispetto”.
La replica del M5S: “Noi siamo sempre stati leali al contratto, chi lo è stato meno è la Lega. Chi ha iniziato a spingere sulla castrazione chimica è stata la Lega, chi parla di leva obbligatoria è la Lega, chi presenta una legge per la libera circolazione delle armi è la Lega. E potremmo andare avanti per molto”.