Prima di ammalarsi di Alzheimer, mio padre ogni mattina si svegliava alle sei, preparava il caffè, si dedicava alle sue abluzioni, si radeva, lucidava le scarpe.
Stralcio dal nuovo libro di Raffele Abbate:
“QUELLA CHE SOMIGLIAVA A FANNY ARDANT”
“Meglio che non ci penso, vado al cinema.
2001 – ODISSEA NELL’OSPIZIO
Dice: «Ma quando passa l’astronave?»
«Sì, hai voglia ad aspettare… Qua non passa neanche l’autobus!»
Siamo tutti diventati vecchi e, variamente, in via di rincoglionimento (parl
Raffaele Abbate:
Nove frammenti che sono i ricordi di Luciano Odorisio, ma non solo.
Strangers in the night : quella notte a Sperlonga eravamo giovani ed immortali e non saremmo invecchiati mai.
Era l’anno dei Mondiali del 1954, quando scoprii Ferenc Puskás, il campione dell’Ungheria, sconfitta in finale dalla Germania Ovest.
Mia nonna era una casalinga analfabeta e mio nonno amava i fiori
Tra formazione del governo e venti di guerra la confusione regna sovrana
Lui può guardare le piante sempre dalla finestra del suo ufficio che si apre sul cortile.
Anche il mio papà amava il Napoli, ma non era un tifoso fazioso
Come le superstizioni tramandate dalle famiglie aiutino