Stralcio di un’intervista a Rosy Bindi di Giampiero Calapà per Il FQ, 24-3-19
Il suo Pd ha un nuovo segretario. Ha votato ai gazebo?
Difficile dire che si volta pagina se non si chiamano per nome gli errori. C’erano tre candidati: uno già renziano, uno che sosteneva Renzi a spada tratta e uno che del passato non parlava.
Non ho votato. Ma sono felicissima del risultato di popolo, della partecipazione, e dell’evidente richiesta che arriva da quella consultazione: ricostruire il centrosinistra.
Adesso spero che Nicola Zingaretti possa agire in questo senso.
Il renzismo è finito?
È stato sconfitto da referendum, elezioni politiche e congresso-primarie del Pd.
Ritornerà a disposizione del partito?
Se ci sarà la possibilità di ricostruire una nuova sinistra andando oltre i confini attuali perché no? Anche perché io non mi pento di aver votato “no” al referendum costituzionale e di nonnaver votato leggi come il Job Act, la Buona scuola e lo Sblocca Italia.
Che giudizio dà del governo di Giuseppe Conte?
Sono molto preoccupata. Cosa fosse la Lega lo sapevamo, anche se Matteo Salvini è andato oltre.
Ma ai 5Stelle, forse sbagliando, davo il beneficio di poter essere portatori di innovazione; adesso devo constatare come stiano svendendo l’anima pur di restare al governo.
E per ritornare all’argomento per tornare all’argomento della lotta alla mafia devo aggiungere: sono allarmata per la legge sugli appalti che stanno per approvare, favorire i subappalti sarà un enorme regalo alle mafie.”