di Caterina Abbate
Credo che Conte, forte delle sue conoscenze di Diritto Romano, e quindi della storia di Roma, si sia ispirato nella sua strategia politica a Quinto Fabio Massimo, detto il Cunctator (Temporeggiatore). Premessa d’obbligo: la Dittatura in Roma era una magistratura straordinaria che durava sei mesi.
Ecco in sintesi che cosa accadde.
Annibale il Cartaginese, avendo superato i Pirenei e dopo le Alpi, era giunto con ventimila fanti e seimila cavalieri in italia. Il console Scipione, mandato contro i cartaginesi, fu sconfitto presso il fiume Ticino, poco dopo il console Tiberio Sempronio fu sconfitto presso il fiume Trebbia, alla fine, al lago Trasimeno, Flaminio fu sconfitto e vennero uccisi ventimila romani.
Per le tali e tante battaglie vinte dai cartaginesi, i romani nominarono dittatore Quinto Fabio Massimo, che represse l’impeto di Annibale.
Infatti, da Fabio i soldati romani vennero condotti attraverso alti luoghi, vennero tenuti nell’accampamento, mai vennero richiamati al combattimento campale, ma soltanto alla guerriglia. In tal modo Annibale fu fermato e Fabio salvò Roma.
Io trovo impressionanti analogie tra l’avanzata del nemico in pianura padana, il gran numero di morti al tempo di Annibale e ciò che è accaduto in Lombardia a causa del nemico Coronavirus, nonché tra la strategia di Fabio il Cunctator e quella attendista del nostro attuale dittatore, per dir così, determinata analogamente dalla sproporzione delle forze in campo.