Eco d'Abruzzo, Luciano Odorisio, Politica

AAAAAbruzzo, cercasi candidato Governatore – di Pina Fasciani

AAAAAbruzzo: cercasi Candidato Governatore

L’Abruzzo si avvia alle elezioni regionali. Il governatore, del centrosinistra ( PD/ex SEL/civismo) attuale, è stato eletto Senatore. Tempo qualche mese , se non giorni, e andrà via.

Si profilano nuove elezioni regionali in un clima alquanto confuso, paludato.

Da una parte il centrosinistra uscente, pesantemente colpito dal voto del 4 Marzo con 5punti in meno rispetto al dato nazionale del PD; un M5S che raggiunge percentuali quasi bulgare; una Lega che rastrella i voti di Forza Italia e esordisce per la prima volta con 100.000 voti.

Se ci fermiamo a questi dati la tendenza è evidente. L’Abruzzo rischia di diventare il primo laboratorio regionale giallo verde del governo nazionale.

Naturalmente sono tutti lì a organizzarsi per vincere.

Il M5S conta sulla freschezza e la novità, sull’onda di varie battaglie contro il centrosinistra, ma incapace di esprimere una leadership regionale forte, tanto che si vocifera circa la venuta di un esterno , un “catapultato” per candidarsi Governatore;

il centrodestra conta di ricompattarsi , ma non si profilano “federatori” unanimemente riconosciuti, e litigano un giorno si e un altro pure;

il centrosinistra conta non si capisce bene a cosa, praticamente bloccato intorno alle volontà del suo attuale Governatore, con un PD incerto , incapace di fare una seria analisi politica sul disastro del voto del 4 Marzo, paralizzato dalla sconfitta, chiuso nel fortino, in una difesa strenua di ciò che è stato fatto dagli uomini del Presidente.

Stesso film nazionale, se non peggio.

I problemi dell’Abruzzo sullo sfondo.

Alcuni dati:
Secondo il rapporto della Banca d’Italia ( giugno 2018) l’attività economica ha registrato il solo aumento dell’1%, al di sotto della media nazionale. Questo aumento dovuto alle grandi imprese, votate all’export, e ai servizi.

L’edilizia e l’agricoltura in pieno ristagno. In particolare per l’edilizia si registra il forte calo nei bandi per le opere pubbliche e il rallentamento dei finanziamenti per la ricostruzione nelle zone terremotate.

Quindi sul fronte del lavoro, scende l’occupazione in questi ultimi settori e aumenta nell’industria e nei servizi , ma come immaginerete, l’aumento è dei contratti a termine e con una percentuale di bassissima qualificazione al di sopra della media nazionale.

Quindi più precari e di più basso profilo professionale.

A questi dati si aggiunge il dato della diminuzione della finanza pubblica, incidendo pesantemente sulle capacità di spesa degli enti locali, Comuni e Province, con un calo della spesa in termini di servizi verso i cittadini e sugli organici.

Altro triste dato l’aumento delle famiglie povere ( dati Istat), con un aumento di 5 punti, nel 2016 al 9,9% nel 2016, al 15,6 % nel 2017, collocando l’Abruzzo tra le sette regioni d’Italia con l’indice di povertà più alto.

Non voglio parlare di Sanità, laddove è aperta una vertenza sindacale regionale, rinvio solo al verbale del 10 Aprile del Tavolo di Monitoraggio nazionale, dove si evidenziano, ritardi, incongruenze, opacità nei dati.

Questi sono solo alcuni dati per dire che in Abruzzo le condizioni di vita delle persone sono peggiorate e che possono incidere, come è stato per le elezioni politiche nazionali, sulla voglia di “cambiamento” , con l’esito prevedibile.

È evidente che in questo quadro le elezioni, saranno vinte da chi saprà interpretare meglio questa volontà, chi risulterà più credibile, affidabile e capace di risollevare le sorti di questa regione, segnando una discontinuità necessaria nelle politiche, nei comportamenti, nelle proposte e negli uomini.

Per ora di tutto questo non vedo molto all’orizzonte, vedo solo alcune possibilità, in particolare per la sinistra, ma bisogna cambiare pagina, scrivere un nuovo libro.

Presto.

Pina Fasciani

Pina Fasciani
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