Luciano Odorisio

Umberto Eco:”Il lettore vive secoli perché riconquista il passato”

“Schiacciati tra una memoria debole e il suo massimo eccesso nel labirinto di un’enciclopedia solo virtualmente massima, che cosa potremmo suggerire ai nostri figli che non sanno neanche che cosa accadde solo pochi decenni fa?

L’unica soluzione per arricchire la nostra memoria è leggere. 

Leggere non solo arricchisce la nostra memoria, ma ci allunga anche un po’ la vita.

Pensate ad un giorno o ad una settimana in cui avete vissuto molti, molti eventi, tutti emozionanti (indipendentemente che fossero gioiosi o stressanti). 

Ricorderete queste ore o giorni come ricchi di esperienze e avrete l ’ impressione di aver avuto una vita piena.

Al contrario, se avete passato ore o giorni nei quali non è accaduto nulla di rilevante, questi giorni privi di eventi significativi scompariranno dalla vostra memoria. 

Avrete l’impressione di non aver vissuto affatto durante quel periodo di tempo.

Penso che questa sia una delle ragioni per le quali gli uomini hanno

speso molta energia per recuperare le cose del p a s s a t o . 

Se, insieme ai nostri ricordi personali, conserviamo anche il ricordo del giorno in cui Giulio Cesare fu assassinato, o della battaglia di Waterloo, e persino del giorno immaginario in cui morirono Romeo e Giulietta, e se ricordiamo, come un ricordo personale, il viaggio su Hispaniola con Jim, il dottor Livesey, il capitano Smollett, Lord Trelawney e Long John Silver – alla fine della nostra esistenza dovremmo avere l’impressione

di aver vissuto molto, non solo decenni, ma persino secoli.

Nel mio ultimo istante di vita ricorderò non solo ciò che è accaduto a me, ma anche l’estinzione dei dinosauri, la battaglia di Poitier, l’istante in cui Madame Curie ha scoperto il radio, e il momento magico in cui Dante vide la rosa mistica… tutti questi ricordi saranno parte della mia esistenza.

In un mondo in cui si è tentati di dimenticare o ignorare troppo, la riconquista del nostro passato collettivo dovrebbe essere tra i primi progetti per il nostro futuro.”

(A tre anni dalla morte, ricordiamo Umberto Eco pubblicando la “lectio” Contro la perdita della memoria che tenne a New York, alle Nazioni Unite, il 21 ottobre 2013)

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