Qualche giorno dopo trovammo una scritta nei bagni piuttosto
eloquente: Filippe è froscio!
Scoppiò un putiferio.
I sospetti si appuntarono tutti su Fraschetta, che nel frattempo
era stato riassunto in prova.
“La immaginavo poi a letto, scosciata, che mi chiedeva di farle
tutto il possibile e di più, al buio.
“E di quell’altra coppia, invece, che amava mettersi in mostra
apposta e ci godeva a farsi guardare, lei tutta scosciata impudica,
a volte anche toccare.
“Non invecchieremo mai”, dice Luciano Odorisio.
“Cercò di spogliarmi già in ascensore.
Gran porca!
Era il mio tipo.
“All’ultimo piano abitava, in quella via degli Artisti 23, Paola
Borboni, con la quale ci s’incontrava quasi ogni giorno anche se
io abbassavo sempre lo sguardo, urtando la sua sensibilità d’arti 21
sta ma s
Set “La dolce vita”
“Il caro amico Peppinuccio la sua “dolce vita” l’aveva però trovata
in una puttana molto più grande di lui ma dal cuore d’oro.
Francesca Borrelli:
“Luciano Odorisio prende il tempo, beffardo e crudele, e lo ferma qui, sotto i nostri occhi, in queste pagine, come il fotogramma di un film.
“C’era buio nel vicolo, sprazzi in bianco e nero, i colori ce li avevamo addosso noi due, lei soprattutto.
Quella notte, in un vicolo bianco e nero di Sperlonga.
Fu tutto naturale.
“Improvvisamente, uno, due, tre proiettori, i mitici “bruti”, si accesero al comando di Angelo Baistrocchi, direttore della fotografia in The Cold Killer, e la via principale prese una forma lugubre ai