da Il FQ, 20-8-19
Confidiamo che Giuseppe Conte e Matteo Salvini siano lieti della loro rappresentazione sulle sagome di Burt Lancaster e Kirk Douglas, divi americani protagonisti della copertina del film “Sfida all’O.k. Corral”.
Era il 1957 e il regista John Sturges regalava al genere western – e dunque all’immortalità dell’arte – un fatto di cronaca avvenuto un centinaio di anni prima a Tombstone, Arizona, cinquanta chilometri dalla frontiera col Messico.
Lo sceriffo Wyatt Earp (Lancaster) e il fedele Doc Hollyday (Douglas), insieme ad altri due uomini, fronteggiavano nel più iconico dei duelli cinque pistoleri della banda dei Cowboys, guidati da William Claiborne (più noto come Billy the Kid).
Passi la licenza poetica, dunque, se per la storia Doc Holliday e lo sceriffo – fianco a fianco nella locandina – erano dalla stessa parte della sparatoria e invece oggi Giuseppe Conte e Matteo Salvini saranno avversari (sempre politici, si intende).
Ma l’atmosfera è simile, anche se la buvette di Palazzo Madama non è proprio un saloon e gli onorevoli senatori potrebbero offendersi al paragone dei buzzurri senza legge del West.
Da una parte il premier, che da una settimana attende che il suo vice “gli dica in faccia” che l’esecutivo non ha futuro, e dall’altra Salvini, prima uomo forte dell’alleanza in virtù di sondaggi sorridenti e poi costretto al dietrofront quando si è accorto che anche senza di lui il Parlamento potrebbe avere una maggioranza.
Oggi mancheranno le pistole e ci risparmieremo la barbarie di tre morti e quattro feriti, ma come nelle frasi fatte di un vecchio film western sarà finalmente la resa dei conti. Salvini si prenderà la responsabilità di staccare la spina al governo gialloverde?
O attenderà ancora, magari provando un altro colpo di teatro come quando ha dichiarato di voler votare il taglio dei parlamentari prima delle elezioni?
Alla Camera il voto sulla riforma è previsto per giovedì, ma l’agenda potrebbe essere carta straccia. Questione di tattica e di tempismo.
All’O.k. Corral come oggi in Senato.