Cinema & Teatro, Luciano Odorisio

Il padre e la “Czarda” e le giornate di pioggia

Sensazioni indimenticabili in quelle domeniche di pioggia.

Lui e il padre, due timidi, in soggezione l’uno dell’altro, ambedue inadeguati nei loro ruoli assegnati dalla natura.

Parlavano poco e di sfuggita, senza guardarsi, per paura dei sentimenti.

Smancerie e delicatezze non si addicevano agli uomini.

A quei tempi era così!

Il figlio non chiedeva nulla ma Adelchi sapeva del suo amore per la musica ed era felice di avere in lui il suo spettatore più appassionato, era felice di lasciargli un sogno da realizzare.

Si chiudeva nello studiolo lasciando la porta accostata.

Suonava per un pubblico invisibile, suonava per lui…

Fuori, la pioggia batteva forte sui vetri…

Struggente la Czarda…

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