Luciano Odorisio, Politica

Mentana:”Caro sindaco di Trieste…”

“Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei”

Il titolo che annunciava l’applicazione delle leggi razziali”

Questa è la locandina scelta a Trieste per la mostra “Razzismo in cattedra”, promossa dal liceo Petrarca a 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali.

È saltata proprio per via di quella immagine.

“Troppo forte” secondo il Comune.

Enrico Mentana

E Mentana giustamente s’incazza:

“Quando ho visto quel titolo del Piccolo dell’epoca, così estremamente pesante, e con quella scritta lì sotto sul razzismo mi è sembrato esagerato. Dico io, dobbiamo ancora sollevare quelle cose?

Con queste parole il sindaco di Trieste ha spiegato il diniego del comune a ospitare la mostra sulle leggi razziali del 1938, preparata da docenti e studenti del liceo Petrarca.

Le leggi che espellevano gli ebrei dalle scuole e poi dall’intera vita pubblica erano state promesse pochi mesi prima in un comizio di Mussolini, proprio a Trieste, e proprio dal balcone del comune.

A Trieste operò poi l’unico campo di sterminio in terra italiana, la Risiera di San Sabba.

“Dico io, dobbiamo ancora sollevare quelle cose?”.

Sì, sindaco, oggi più che mai, e quelle sue parole feriscono.

Non solo, ma non smetto di guardare quel manifesto, e non capisco con che cuore, con che animo e con che raziocinio lei lo abbia potuto definire “esagerato”.

È storia, purtroppo. La nostra.”

Enrico Mentana

SEGUONO ALCUNI POST DI TRIESTINI INCAZZATI:

zorro24
Il furore iconoclasta che sembra pervadere questa giunta colpisce ancora. Era iniziata con lo striscione  che ricordava Giulio Regeni (e relativi commenti odontoiatrici) per proseguire con il manifesto della  Barcolana ed ora quest’ultima perla.  Avessero almeno il coraggio di affermare con convinta  fierezza le loro idee senza ricorrere a risibili e puerili giustificazioni. A questo punto, ad evitare di incappare nella censura del MinCulPop,  suggerirei, a chi semmai vorrà ancora organizzare qualcosa in questa città, di rinunciare al patrocinio del Comune.
13 ore fa
utente86777

Troppo forte??? Ma questa è la Storia, non una fiction tv. Sono allibita dal comportamento dell’assessore che, evidentemente, non ha ancora capito la gravità del suo comportamento.

Gli suggerisco di fare un giretto alla Riseria di San Sabba per rinfrescarsi la memoria. Se invece è troppo impegnato potrebbe ascoltare qualche podcast da casa : ecco il link https://www.raiplayradio.it/articoli/2018/09/Radio3-leggi-razziali-Il-primo-giorno-di-non-scuola-d861882f-e6af-40d6-a782-4c812509a76e.html
14 ore fa
utente80992
Il Comune di Trieste è davvero squallido. Hanno paura della verità e della storia? Pagliacci
15 ore fa
Erich Cossutta
Trieste vergognati. Da triestino, porto il mio cognome slavo (Košuta) italianizzato orgoglioso come tanti ebrei hanno mostrato orgogliosi un numero tatuato sul braccio. Non ce l’avete fatta. Noi siamo qui. Mi smo tu. אנחנו כאן
16 ore fa
Piero Morpurgo
Ho dimenticato di annotare: la Mostra Storica della Scuola Italiana ospitata dalla Biblioteca Riccardiana, con il sostegno dei Fratelli Alinari (che non hanno i relativi documenti) fu organizzata in occasione della mostra nazionale della scuola fascista. L’iniziativa del bisnonno Salomone Morpurgo, ebreo triestino, fu particolarmente coraggiosa. Non mancarono ritorsioni. Anche se Salomone Morpurgo si era dimesso da direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze nel 1923 cos’ come si era dimesso da professore Gaetano Salvemini. Ambedue sempre protetti da Ernesta Bittanti Battisti che ebbe cura delle persone e dei loro libri.
16 ore fa
Paolo Bonivento
Assessore Rossi, se ha un minimo di dignità si dimetta e porga le scuse a chi ha subito i torti più nefasti del XX secolo. Se non lo fa si pone sullo stesso piano dei carnefici, per cui attenda (con poca gioia) il giudizio di chi verrà.
18 ore fa
mafi04
Come fa ad essere troppo forte un manifesto sulle leggi razziali?
18 ore fa
Giulio Campos
Non riesco a capire. La posizione che emergerebbe sarebbe di fiancheggiamento del fascismo e di censura della manifestazione, non si scappa. Non riesco a concepire tale posizione attribuibile all assessore Rossi. Cos’è questa storia? Che si voglia silenziare il ricordo del razzismo odioso degli anni 30 per tema di censurare comportamenti e concetti di una parte governativa di oggi? Mi pare molto contorto. E assai pericoloso e illiberale, come modus operandi. Non so che pensare
18 ore fa
Giulio Campos
Intendo dire – la mia frase poteva essere oscura- che non riesco assolutamente a credere che Rossi possa esprimere una posizione simile. Eppure la censura sembra esserci eccome. Mistero

 

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