Luciano Odorisio, Politica

Mentana su Di Maio e Salvini e le maniere forti

Enrico Mentana

“Se dalla riunione di Bruxelles non esce niente sulla Diciotti e sulla redistribuzione dei migranti io e il Movimento 5stelle non siamo più disposti a dare 20 miliardi l’anno alla Ue”.

L’uscita di Di Maio così dura e forte, quasi a scavalcare Salvini in termini di intransigenza, e comunque a difesa del partner di coalizione, conferma un dato di fatto: per entrambe le forze di governo la linea che paga di più è quella fermezza nello stop all’immigrazione.

A tavolino sia il M5s che la Lega pensano sia il tema su cui battere, perché resta popolare tra la maggior parte degli elettori, perché rimette in discussione l’Europa e i suoi meccanismi, e perché schiaccia l’opposizione sulla linea umanitaria considerata assolutamente minoritaria e perdente.

Questa è la situazione, per chiamar le cose col loro nome”

Ed è una brutta situazione!

Fico da solo non ce la fa, il PD non sa cosa cazzo fare, si muovono come bambini rancorosi e livorosi.

Se come dice Cacciari la presa di posizione iniziale, di farsi considerare dall’Europa, di condivisione dell’accoglienza, è giusta…il modo non è condivisibile, soprattutto l’atteggiamento spesso volgare e autoritario di Salvini, che giusamente Pansa considera il futuro ducetto.

 

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