“Appello al voto
Tre giorni mancano al voto in Abruzzo.
Tre giorni importantissimi perché sappiamo che grande parte degli elettori decidono nelle ultime ore e sono proprio loro che alla fine possono fare la differenza.
L’Abruzzo è diventato uno scenario politico nazionale. Le passerelle dei leader di questo governo stanno giocando qui una partita che dell’Abruzzo non ha nulla.
Oggi arriverà lo schieramento di centrodestra , insieme arriveranno a Pescara, per una conferenza stampa, Berlusconi, Salvini e la Meloni.
Segno evidente che la partita con la coalizione di Giovanni Legnini è tutta aperta e temono il sorpasso sulla vittoria che pensavano di avere in tasca.
Ma è anche un segnale evidente di Salvini ai 5 stelle a riprova della sua egemonia e della sua volontà di ricondurli a più miti consigli esibendo la sua coalizione. Come dire calmatevi perché io una coalizione ce l’ho e posso scaricarvi quando voglio.
Un gioco politico tutto nazionale, i voti degli abruzzesi servono per questo, la Lega vuole i voti per alzare il suo potere contrattuale nei confronti dei 5 stelle, viceversa questi ultimi nei confronti della Lega.
Usano l’Abruzzo senza ritegno. I problemi regionali, quelli che gli abruzzesi vivono quotidianamente si dissolvono , fanno solo a gara su chi promette di più.
Sembrano feudatari che vengono a imbonire i propri vassalli, a carpire la loro buona fede, a usare i loro problemi per il proprio tornaconto.
Una periferia da conquistare per rafforzare altri giochi, altri poteri, altri interessi.
Su questo dovrebbero riflettere gli elettori abruzzesi per decidere .
Se stare a questo gioco e quindi diventare strumento subalterno nelle mani di costoro oppure alzare la testa e dire no, noi non ci stiamo!
Se vogliamo consegnare questa regione a un centurione romano, agli ordini dell’imperatore di turno, oppure a un’ancella agli ordini di una società privata.
Se vogliamo percorrere la strada della subalternità, sapendo già che subito dopo il voto i riflettori sull’Abruzzo si spegneranno, lasciandoci al buio, oppure tenerli accesi anche dopo il voto e darci una prospettiva seria .
Questo bisogna decidere.
Votare Legnini questo significa. Non altro.
Non significa votare la subalternità ma il riscatto di questa terra.
Se sapremo decidere vincerà tutto l’Abruzzo. Vincerà chi da garanzie di affidabilità, competenza , rigore morale e istituzionale.
Sarà anche l’occasione per votare gli uomini e le donne giuste, per voltare pagina dai governi regionali precedenti, per segnare una discontinuità che corregga gli errori, le autosufficienze, le arroganze.
Abbiamo bisogno del meglio e meglio è sotto i nostri occhi, il nostro destino è nelle nostre mani.
Basta volerlo.
#iostoconlegnini
#progressistiperlegnini”
di Pina Fasciani