Luciano Odorisio, Politica

La “grillina” che ha bloccato Arata

Stralcio di un articolo di Saul Caia per Il FQ, 26-04-19

“(…)

È GRAZIE al suo intervento che, nei mesi scorsi, è stato bloccato l’impianto “Biometano Gallitello”, che sarebbe dovuto sorgere a Calatafimi Segesta (Trapani), proposto dalla Solgesta Srl: l’azienda riconducibile all’ex parlamentare forzista Franco Paolo Arata, coinvolto insieme al sottosegretario leghista Armando Siri e al “re dell’eolico” Vito Nicastri, nell’inchiesta della Procura di Palermo sull’energia rinnovabile. 

“Sul caso della Solgesta avevo letto l’avviso sul sito della Regione che mi aveva fatto drizzare un po’ le orecchie – spiega – perché c’è sempre il rischio d’infiltrazione della mafia, quando si parla di impianti di biometano o analoghi”. 

La deputata decide così di fare richiesta di accesso agli atti per visionare il progetto, ma capisce subito che qualcosa non quadra. “Non abbiamo avuto riscontri dalla Regione, e c’è stata una generale mancanza di trasparenza. Non si trattava nemmeno di biometano, ma di un impianto che andava a incenerire rifiuti organici”. 

Dopo una relazione di Legambiente che evidenzia diverse criticità, il sindaco di Calatafimi Segesta decide di revocare in autotutela la procedura relativa al progetto de ll ’impianto. 

“Non pensavo che questa battaglia potesse avere un riscontro tale, e diventare un caso nazionale…”, spiega la deputata siciliana. “Sarebbe auspicabile che Siri si dimetta, non è accettabile che resti ancora al suo posto. Ma metto anche in conto il caso contrario, ovvero che rimanga lì dov’è. Dalla Lega ci si può aspettare di tutto”. 

Quarantaduenne originaria di Alcamo, in provincia di Trapani, Valentina Palmeri, al secondo mandato, ha fatto delle sue passioni una battaglia politica. Ambientalista convinta, è cresciuta nella sezione locale della Lipu. 

Ha seguito un corso di guardia venatoria, accompagnato le scolaresche come guida naturalistica e partecipato alla liberazione delle tartarughe “caretta caretta”nell’isola di Lampedusa e a Castellammare del Golfo. 

“Dall’ambiente dipende il nostro futuro, anche sotto l’aspetto economico, basti pensare all’agricoltura, all’abbandono delle terre e all’esodo di tanti giovani. Abbiamo puntato a modelli agricoli che non sono adatti al nostro territorio, dobbiamo tornare a valorizzare le nostre risorse agricole, ambientali e turistiche”. 

QUELLA della mancata costruzione dell’impianto della Solgesta, specie alla luce de ll ’inchiesta che sta riscaldando da giorni il clima politico nazionale, è “una piccola battaglia vinta”. 

“Spero che questa vicenda possa sortire altri effetti positivi –conclude Palmeri – magari un’accelerazione dell’iter di approvazione del piano rifiuti e degli impianti pubblici alla Regione, per risolvere l’emergenza: nella mia Sicilia c’è ancora molto da fare”

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