Stavolta Gaetano, sempre ‘ncazzato, la butta sul cazzeggio.
“Guardando il quadro politico ho provato ad immaginare una associazione a film.
Berlusconi : la tragedia di un uomo ridicolo. Ormai è oltre il ridicolo, con le sue battute su quante se ne fa a notte, sulla continua perdita di memoria. Manco più si ricorda di quanto detto o fatto. Mai fatto editto bulgaro. Infatti Biagi Santoro e Luttazzi si licenziarono da soli. Mi ricorda quei vecchi comici da avanspettacolo che giravano nei teatrini di quart’ordine in cambio di un piatto di zuppa. Triste.
Renzi: lo spaccone. Io lo definisco cazzotuttologo, nel senso che non sa un caxxo di Tutto. Del resto da bambino lo chiamavano il bomba mica a caso. È stato capace di rottamare pure se stesso.
Martina:forrest Gump. Una persona perbene ma totalmente incapace e senza carattere. Una testa di legno a cui è stato fatto credere di essere quello che non era, ma lui manco lo ha capito.
Zingaretti: mr Bean.Da quando è arrivato non ne ha azzeccata una. A cominciare dalle prime dichiarazioni con la lite lessicale,partire dai manifesti elettorali dove invece dell’anidride carbonica hanno messo la formula del cobalto, esce con i manifesti sulla sanità e gli smantellano il pd in Umbria per concorsi truccati nella sanità, parla di diritti dei poveri è il suo tesoriere presenta una proposta di legge che in pratica aumenterebbe gli stipendi ai parlamentari. gli arrestano o indagano piddini ovunque ma sembra che la cosa non lo tocchi, fa alleanze con forza Italia in Sicilia, carica su pomicino, presenta il programma europeo che un giornale schierato come il foglio definisce la copia di quel che di Maio sta facendo in Italia.
Salvini: scuola di polizia. Cambia una felpa al giorno ma tutto quello che gli si vede fare è fare selfie e smargiassate, salvo poi imbarcare di tutto pur di guadagnare qualche voto.
Bossi: prendi i soldi e scappa. E questa manco la spiego, non ce n’è bisogno.
Di Maio: in nome del papa re. Sembra un pretino di provincia che va barcamenandosi a destra e a manca pur di non andare a fondo.
Bonino: una poltrona per due . È disposta ad allearsi anche con francischiello pur di non sparire. È passata dai radicali a forza Italia, dalla sinistra al centro, da sopra a sotto. Amici e compagne basta ca se magna.
Fico: la vendetta. Sta la, aspetta e soffre per le cazzate di di Maio. Ma nutre una speranza.
Fratoianni: sedotta e abbandonata. Aspetta, spera, parla di centrosinistra, ma tutti lo usano e lo mollano. Il pd lo usa nelle politiche e lo molla in Sicilia per allearsi con forza Italia. Porta in parlamento la Boldrini e lei annuncia che voterà pd.
Meloni: sciopero dei cinema. Non trovo un film da abbinarle. Non me ne viene nessuno. Sta la, aspetta e spera, come un naufrago che aspetta un salvagente che la raccolga. Ecco, forse potrebbe essere travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.
Toninelli: amici miei. Poverino, ogni volta che apre bocca o commenta qualcosa, da la sensazione di essere allena venuto fuori da uno scherzo altrui, una supercazzolabremsturata senza scappellamento.”
di Gaetano Amato