Stralcio intervista a Virginia Raggi a cura di Luca De Carolis per Il FQ, 6-7-19
“La sindaca di Roma Virginia Raggi entra nella sala dentro il Campidoglio, tenendo in mano tre fogli bianchi. “Questa è la prova che il governatore del Lazio Nicola Zingaretti non vuole aiutare la città di Roma” scandisce. E la prova sarebbero quelle pagine, ovvero una lettera arrivata in Comune dalla Rida ambiente, società che gestisce un impianto di trattamento di rifiuti ad Aprilia (Latina).
(…)
Sindaca, cosa è successo?
In sostanza, la Rida spiega che l’ordinanza è scritta male, perché non prevede esplicitamente la deroga alle norme del testo unico sull’ambiente. In più il provvedimento chiede il rispetto delle Bat, tecnicamente migliori tecniche disponibili. Ma richiede una cosa in contrasto con l’aumento della volumetria, cioè della quantità di rifiuti trattati.
È la tesi di un‘azienda.
Un’azienda da dove scrivono che non accoglieranno i rifiuti di Roma. Due anni fa Zingaretti scrisse un’analoga ordinanza per aiutare il Comune di Viterbo, poche ore dopo un incendio nel locale impianto di Tmb. Ma la scrisse bene. A noi è andato a fuoco il Tmb Salario a dicembre, che trattava un quarto dei rifiuti di Roma, e l’ordinanza è arrivata solo oggi, con questi problemi.
C’è una disparità di trattamento che grida vendetta. Roma non ha le dimensioni e le criticità di Viterbo. E di certo l’ordinanza di Zingaretti vi pone un cronoprogramma fitto di prescrizioni. Chiede l’approvazione dei bilanci di Ama del 2017 e del 2018 entro il 5 agosto, e di mettere su strada 300 nuovi cassonetti entro una settimana. Come farete a rispettare queste indicazioni?
Tutta la parte su Ama non ha ragione di essere. Il governatore non può certo ordinarci di comprare cassonetti in deroga al codice degli appalti. E non può esercitare poteri sostitutivi al posto del Comune di Roma: per farlo dovrebbe seguire un procedimento totalmente diverso. Zingaretti sta andando oltre quanto gli è consentito dalla legge.
E perché lo starebbe facendo? Risolvere l’em ergenza rifiuti conviene anche a lui da governatore, no?
Dovrebbe…Quando io parlo con Zingaretti non so mai se parlo con il governatore del Lazio o con il segretario del Pd. Mi sento truffata da questo provvedimento.
Ne ha discusso con il ministro dell’Ambiente Costa?
L’ho sentito, e lo risentirò. E scriverò a Zingaretti.
Dal ministero cosa le dicono?
Non sono certo entusiasti dell’ordinanza.
Sarà , ma lei non può solo accusare la Regione. Il Comune di Roma pare aver sottovalutato un fatto ampiamente noto, ossia che i due Tmb di Malagrotta avrebbero potuto trattare molti meno rifiuti in estate. L’emergenza era naturale.
Innanzitutto non siamo in una situazione di emergenza, come ha spiegato la Asl Roma 1, ma di criticità. Detto questo, di Malagrotta abbiamo saputo ad aprile. Abbiamo fatto delle riunioni, ma anche in questo caso la Regione, che ha la responsabilità degli impianti, non ha fatto nulla.
Esiste la politica, sindaca. Come Comune dovevate darvi da fare.
Infatti in queste settimane Ama ha stretto accordi con gli operatori intermedi dei piccoli impianti per aumentarne la capienza.
Non sono stati sufficienti.
Per far funzionare il ciclo dei rifiuti serviva sempre quell’ordinanza della Regione, mai arrivata.
Ma il problema di sistema dipende anche da voi. Lo sosteneva ieri un suo ex assessore ai Rifiuti, Paola Muraro, sul Messaggero: “È mancata la programmazione, in tre anni si poteva costruire un impianto”. Ha torto?
Noi siamo arrivati in una situazione già gravissima. E per costruire un impianto Tmb tra gare e realizzazione tecnica servono tra i 5 e i 7 anni.
Prima o poi bisogna iniziare a fare le cose, non crede?
Abbiamo fatto una valutazione. Avendo già diversi impianti Tmb, abbiamo scelto di investire sul compostaggio per aumentare la percentuale di differenziata, e ridurre così l’indifferenziata. Lavoriamo sul riciclo della plastica e dei pannolini.
La situazione è gravissima.
Sono stufa di dovermi prendere le colpe degli altri. Come Comune mi occupo della raccolta, mentre degli impianti si deve occupare la Regione. Perché dal 2012 ad oggi Zingaretti non ha mai varato un piano rifiuti? E perché continua a proporre la discarica di Pian dell’Olmo, che era di Manlio Cerroni (lo storico patron di Malagrotta, ndr)? Sbaglia, anche perché sia io che lui siamo contrari agli inceneritori. E così fa il gioco di Salvini, che li vuole, e che ha lanciato un’Opa su Roma e sulla Regione.
Ma ora che succederà a Roma, assediata dai rifiuti?
L’ordinanza mi pare inapplicabile, e questo mi fa essere molto preoccupata.
Se altri impianti dovessero rifiutare di applicarla sarebbe un incubo.
Zingaretti smetta di fare il segretario del Pd e e riscriva l’ordinanza. Altrimenti ci diano un altro governatore con cui trattare.
A proposito, dal 31 luglio scadono anche gli accordi per portare parte dei rifiuti in Abruzzo. Un altro guaio.
Scadranno alcuni accordi. Ama tratta per rinnovarli.
Lei è da mesi senza assessore ai rifiuti. Non lo nominerà fino a fine mandato?
Per ora accompagnerò in prima persona il nuovo Cda di Ama, che sta lavorando molto bene.