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Io propendo per la seconda ipotesi con Omero che si rivolta nella tomba per questa serie su Netflix.
![](https://i0.wp.com/lucianoodorisio.it/wp-content/uploads/2018/04/15280537-low_res-troy-fall-of-a-city-59fb400-300x200.jpg?resize=300%2C200)
Agamennome somiglia a Orfini per fargli un complimento e Achille è diventato nero con tanto di amichetto nero.
Paride è scemo come pochi, in realtà si chiama Alessandro, ha sempre lo sguardo interrogativo di chi ci è capitato per caso nella serie.
All’inizio fa il pastore e si tromba anche le pecore.
Lui pensa solo a trombare.
La gnocca Elena è appena uscita dalle mani di un chirurgo brasiliano e ha voglia di sentirsi libera, ha voglia di godersela.
Priamo pare Andy Garcia nell’amaro Averna…
Non ho parole, qualcuno mi dica qualcosa…i greci arrivano con un barcone della speranza, brutti e scalcagnati…e gli eserciti, una cinquantina di soldati per volta, sembrano l’armata Brancaleone…
Dulcis in fundo, Afrodite…’a sciacquetta dell’Olimpo…
E mi aspetto di tutto ormai…
Battuta top:
Ad un giovanissmo soldato troiano ferito a morte, Ettore chiede:
«Chi sei?»
«Astianatte…»
«Astianatte, chi sono i tuoi genitori?»
«Sono un orfano!»
«No, tu non sei un orfano…tu sei un figlio di Troia!»