Conte conta. “Io come presidente della Repubblica, sono il garante della coesione nazionale” (Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, 11.2). E come Imperatore del Sacro Romano Impero?
Re Sergio I. “Piaccia o no all’avvocato del Popolo Conte e ai due vicepremier dell’allegra brigata gialloverde, per la comunità internazionale il Capo dello Stato, suo malgrado, è ormai anche il Capo del governo. E’ Mattarella il ‘facente funzioni’, il supplente, il garante. E’aluichelecancellerie si rivolgono per capire se con l’Italia valga ancora la pena di parlare” (Massimo Giannini, Repubblica, 16.2). Avanti Savoia! (Ma il noto quotidiano si chiama ancora Repubblica, o è diventato Monarchia?).
Mai dire vomito. “Senza la mediazione del Colle, saremmo ancora qui, a strillare ‘vomitevoli’ ai francesi” (Giannini, ibidem). Purtroppo fu Gabriel Attal, portavoce del partito di Macron, dunque inequivocabilmente francese e non sospettabile di grilloleghismo , a definire “vomitevole” il governo italiano.
Boheri. “L’indipendenza è il primo valore dell’Inps, la politica resti fuori” (Tito Boeri, presidente uscente dell’Inps, nominato nel 2014 dal governo Renzi, Repubblica, 14.2). Infatti lui l’aveva portato la cicogna.
A rotoli. “Matteo Renzi querela Marco Travaglio. Ad annunciarlo è stato l’ex premier, durante la presentazione del suo nuovo libro a San Lazzaro di Savena, nel Bolognese: ‘Il 22 febbraio farò l’elenco di tutti quelli che querelo e a cui chiedo un sacco di soldi di risarcimento, a cominciare da un direttore di un quotidiano che è andato in televisione con la mia faccia sulla carta igienica: pagheranno caro e pagheranno tutto’, ha detto Renzi, sommerso dagli applausi della sala” (Ansa, 16.2). Comunque, in segno di rispetto, non l’ho mai usata.
Il Salvatore. “Solo il Ppe può evitare la deriva giallo-verde nel cuore della Ue ” (Andrea Bonanni, Repubblica, 15.2). Forza Orbàn, sei tutti loro, salvali tu!
Che schivo. “Sgarbi, lei è uno degli uomini più popolari d’Italia. Eppure di lei come persona non sappiamo quasi nulla” ( Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 16.2). Uahahahaha
Chi insulta chi. “Brutto spettacolo quello che il premier Conte ha offerto a Strasburgo… Ha recitato davanti alle poltrone vuote un discorso finto-europeista che non ha ingannato nessuno. E poi, di fronte alla marea montante delle contestazioni puntuali e delle critiche argomentate venute dai deputati di tutti i Paesi, ha perso le staffe, si è dichiarato insultato in nome e per conto del popolo italiano, quindi si è messo a lanciare insinuazioni e veleni, come aveva fatto nelle stesse aule il Berlusconi dei tempi peggiori” (Andrea Bonanni, Repubblica, 13.2). In attesa di scoprire come abbiano fatto le “poltrone vuote” a trasformarsi nei “deputati di tutti i Paesi” e a contestare Conte, registriamo che dare del “burattino” al premier italiano come ha fatto il “liberaldemocratico” Verhofstadt è una “contestazione puntuale” e una “critica argomentata”. Invece e rispondere elegantemente e con calma come ha fatto Conte significa “perdere le staffe” e “lanciare insinuazioni e veleni” come il peggior B. Poi, naturalmente, il problema sono le fake news russe.
Nuove promesse. “Lancio il ‘Conosci Chiampa’, aperitivi a tema con lui e nuove generazioni” (Paolo Furia, segretario Pd Piemonte, Corriere della sera, 11.2). Quel tenero virgulto di Sergio Chiamparino è così nuovo che va fatto un po’ conoscere in giro. Il nuovo che avanza col girello.
Il titolo della settimana/1. “In Abruzzo centrodestra avanti, il Pd insegue, crollo dei 5Stelle” (Repubblica, pag. 1, 11.2). Il Pd è passato dal 25,5% all’11,1. Dunque mica crolla: insegue.
Il titolo della settimana/2. “Abruzzo, centrodestra in vantaggio, i Cinquestelle inseguono il Pd” (Repubblica, pag. 4, 11.2). I 5Stelle al 19,7 inseguono il Pd all’11,1. In retromarcia.
Il titolo della settimana/3. “Il Pd perde ma prende fiato: funziona il modello civico e porta alla pace con Calenda” (Repubblica, 12.2). Alle ultime regionali in Abruzzo aveva il 25,5, alle Politiche il 14,3, ora è all’11,1: prende fiato mentre affoga.
Il titolo della settimana/4. “La scossa di Berlusconi: ‘Italiani, svegliatevi, rischiate la patrimoniale’” (il Giornale, 14.2). Noi? Semmai la rischiate tu e i miliardari come te. E sarebbe pure ora.