Copio e incollo il post di Pina Fasciani, lucida fotografia dell’esistente senza rancori nè acrimonie, Pina prende atto senza trincerarsi dietro giustificazioni banali e risentite verso l’uno o l’altro partito…questo è!
“Tutti a mestar nello stesso brodo.
Una volta, quando si facevano le analisi politiche, si parlava degli spostamenti degli assi politici del Paese.
Ora le analisi non vanno più di moda, anche queste sono state rottamate, con il solo risultato di un impoverimento generale del dibattito politico e l’emergere delle mediocrità politico/culturali dei rappresentanti , di opportunismi e trasformismi.
Ma io che reputo fondamentale l’analisi, per capire come gira il mondo, essendo figlia del Novecento, mi ostino e segnalo che in questo Paese l’asse politico si è spostato a destra.
Nulla di nuovo direte, certo, ma questo spostamento non riguarda solo i Salvini, riguarda tutti.
Riguarda il M5S , ormai costretto a rinunciare ad alcune battaglie, vedi ripristino articolo 18, solo per fare un esempio, pur di rimanere al governo irretito, consapevolmente, dalla Lega;
il PD di Renzi che continua a criticare i provvedimenti del governo su posizioni di difesa dell’operato del suo governo, primo responsabile dell’abbattimento dei diritti sul lavoro e altro;
Forza Italia che si sbraccia per confermare una esistenza in vita, sempre più esangue, con emorragie evidenti verso Salvini.
Una sinistra in evidente ristagno, che fa fatica a far emergere la sua voce e quando lo fa viene isolata debitamente in Parlamento , nel Paese, con la complicità del sistema informativo che conta.
Chi ora grida al lupo! Al lupo! , che si sbraccia per far leva sulla indignazione , contro in particolare al fenomeno dei migranti e del razzismo, sono gli stessi che non dicono una parola, e non l’hanno detta, sui diritti del lavoro cancellati, sulle risorse europee e nazionali drenate verso il Nord del paese, a scapito del Sud ecc.ecc.. tipo la Bonino, tipo eminenti giornali sedicenti di sinistra .
Bene l’indignazione, ma ci vuole la politica per cambiare le cose e soprattutto la lotta di classe. Perdonate il linguaggio un po’ “old” , ma i deboli non si difendono stando con la testa e le scarpe dall’altra parte.
Insomma “né destra né sinistra”, la politica dei “due forni”, la “conquista del centro “, hanno avuto il solo risultato di spostare tutti a destra . Tutti a mestar nello stesso brodo. Nessun cambiamento, l’esthablisment rimane sempre lì , “più bello e più forte che pria”!
In conclusione aveva ragione chi diceva che “oltre la sinistra c’è solo la destra” e sapete di chi parlo.”
Pina Fasciani