‘Parlo con persone sobrie che non fanno paragoni che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra’!
Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini intervistato da La 7 dopo le dichiarazioni del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker contro la Nota di aggiornamento al Def.
“Se siamo una grande famiglia non ci sono figli di serie A e serie B.
Se qualcuno a Bruxelles straparla magari per comprare sottocosto le nostre aziende usando lo spread e i mercati per intimorire qualcuno ha trovato il Governo e il ministro sbagliato”.
Aveva già detto in precedenza:
“Il presidente della Commissione europea Junker, equiparando l’Italia alla Grecia, fa impazzire lo spread. Questa poteva risparmiarsela”.
E la stoccata finale:
“Prima di aprire bocca dovrebbe bere due bicchieri d’acqua e smetterla di spargere minacce inesistenti.
Oppure gli chiederemo i danni”.
Il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas, si è affrettato a chiarire quanto detto lunedì da Juncker:
“Forse c’è stato qualche malinteso perché ha parlato in tedesco, con una traduzione simultanea in inglese, non so se nel flusso di queste interpretazioni qualche messaggio non sia stato oggetto di malintesi.
Comunque il presidente ha detto che una crisi basta e avanza, si riferiva alla Grecia, è importante evitare che situazioni del genere si presentino in altri Stati, se crisi del genere colpissero tutti gli altri Paesi, sottolineo tutti i Paesi, sarebbe la fine dell’Ue.
Forse alcune interpretazioni sono state un po’ eccessive, ma il messaggio del presidente era un altro”.
Questa la pezza a colore.
Ma Salvini ha risposto a stretto giro di posta:
“Con buona pace di Junker e compagni, abbiamo intenzione di investire risorse per la sicurezza. Sono risorse che serviranno per “assunzioni straordinarie” per le forze di polizia”.
“Nessuno – ha affermato – venga a dire che l’Italia non può investire in sicurezza”.
Aggiungendo:
“Junker e compagni possono insultare e minacciare. Noi proseguiremo su questa strada”.