Luciano Odorisio, Politica

Salvini, il ministro del selfie

Lettera al Direttore di Melquiades, Il FQ 11-05-19

“Il ministro Salvini “lavora” solo in campagna elettorale “Io lavoro”, è il ritornello del ministro del mitra e della legittima paura, per sfuggire alle domande più imbarazzanti e per non rispondere a quelle che lo mettono in difficoltà. 

A volte aggiunge: “Bacioni” da cui tanti beneficiari spesso si ritraggono. 

Lavora “fuori sede”, sede nomade, il colmo per un ministro anti-nomadi. 

Quando dichiarava di lavorare al Parlamento europeo (percependone regolare retribuzione) dicono, in tanti, di averlo visto poco. 

Stesse cose che si sentono affermare se si va al ministero dell’Interno. 

Lavora, coincidenza casuale, in Abruzzo per rassicurare sulla ricostruzione de L’Aquila, quando ci sono le elezioni regionali. 

Si occupa, coincidenza casuale, della questione della giusta retribuzione del latte ai pastori sardi in occasione delle elezioni regionali sarde. 

Si mobilita improvvisamente, coincidenza casuale, della lotta alla mafia, scendendo a Corleone il 25 aprile, in occasione delle elezioni regionali siciliane. 

Da Ministro dell’Interno ha trasgredito le norme del suo stesso Ministero violando il silenzio elettorale e c’è da sperare che tutti i partiti, d’ora in poi, lo imitino, perchè “cornuti e mazziati”, a nessuno piace. 

Quando trasgredisce le regole non lo fa da Ministro. 

Quando qualcuno gli si oppone, anche in manifestazioni elettorali, scatta il vilipendio a organo dello Stato. Situazione non più tollerabile. 

Come sarebbe bene chiarire, in questa confusione tra ruolo istituzionale e partitico se l’Assenteista europeo si muove in tutta Italia per suo ruolo istituzionale (dunque legittimamente a nostre spese) o per fare campagna elettorale di parte. 

Sarebbe opportuno distinguere per fare chiarezza su chi paga la lista delle spese. Ci sono funzionari della Pubblica Amministrazione che, per molto meno, debbono rispondere di peculato davanti ai giudici. 

La risposta “attesa” è: “Già che ero lì per fini istituzionali ho fatto anche un po’ di propaganda elettorale. Che male c’è?”. 

Il terreno misto è pieno di insidie e sarebbe bene vigilare, perché spesso può cominciare da lì il degrado di un Paese democratico che accetti che si confondano i ruoli tra Stato e partito e non chiede conto della commistione tra interessi privati e pubblico servizio.”

M E LQ U I A D E S

Ahahahahahahahahah
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