Le pagelle di De Benedetti
di Pina Fasciani
Ieri sera a #ottoemezzo Carlo De Benedetti ha, come ormai è tradizione, dato le pagelle a tutti.
Questo imprenditore, editore, affarista finanziario, protagonista di varie vicende legate ai grandi gruppi italiani, oppositore di Berlusconi, espressione della grande borghesia, è da sempre il regista ispiratore di varie vicende del centrosinistra italiano. È assurto da anni al ruolo di giudice e promuove, anche con lauti finanziamenti, chi secondo lui è degno di governare e dirigere la battuta in particolare nel PD.
Le sue pagelle risalgono alla nascita del PD, promuovendo Rutelli e Veltroni a leader indiscussi, includendo se stesso come “tesserato” numero 1.
A quel tempo, e poi strada facendo, esprimeva giudizi pesanti verso D’alema e Bersani colpevoli, a suo dire, di aver ” ammazzato il PD”. D’alema perché avrebbe fatto tanti errori e Bersani perché “totalmente inadeguato”.
All’esordio di Renzi lo promosse definendolo un “fuoriclasse” sponsorizzandolo a tutta birra.
Ieri sera ha aggiornato la pagella , sulla scia della tradizione, e ha bocciato tutti, tranne Draghi il “competente”.
Ha bocciato Letta, incapace di fare il leader, ha bocciato Conte e ha rinnegato Renzi dicendo che ” non è serio” e infine ha derubricato la sua “tessera numero 1” al PD a battuta.
Unica cosa certa ha riconfermato la sua avversione per Berlusconi. Alla domanda della Gruber sulla proposta di Berlusconi Presidente della Repubblica ha detto che avrebbe riconsegnato il passaporto e sarebbe espatriato.
Concordo naturalmente, ma io il passaporto lo toglierei a tutti e due, visti i danni prodotti per anni da entrambi.
Per dire.