Luciano Odorisio, Politica

PD e Salvini, due facce della stessa medaglia…di Pina Fasciani

Riporto l’appassionato post di Pina Fasciani che continua a fotografare la nostra realtà con notevole obiettività, qualità rara di questi tempi

Funerali Genova

“I fischi e i selfie, lo stesso registro.

Mi piacciono i fischi al PD? No
Mi piacciono i selfie che Salvini si fa sui morti ? No

Due immagini di degrado a cui siamo arrivati.
Un degrado che pone il PD sul patibolo e Salvini sulla scena. Due facce della stessa medaglia.
Renzi fu acclamato come Salvatore, oggi lo è Salvini. Il meccanismo è lo stesso.

Oggi però c’è un dato di realtà crudo, ci sono i morti. Tanti. Non per le bombe, come fu con il terrorismo, ma per cause “civili”. Per incuria, per degrado, per abbandono.

Lo sviluppo vorticoso degli anni 60 chiede il conto. Quella rinascita, dopo una guerra devastante, oggi è obsoleta.
In questi anni abbiamo vissuto di rendita, sperando che i benefici di quello sviluppo potessero durare per sempre. Nessuno si è più cimentato a “ripensare” quel modello , a correggerne gli errori, a invertire processi con un Nord collassato è un Sud abbandonato.

Il capitalismo italiano non ha rischiato , ha chiesto “protezioni” prontamente elargite. Un capitalismo assistito, dove la concorrenza è sconosciuta, dove i gruppi si coalizzano per agire in regime di monopolio non appena fiutano la possibilità che qualcuno possa insidiarli sul mercato.

Nessuno ha messo argine, salvo qualche tentativo con le liberalizzazioni di Bersani, prontamente revocate da Berlusconi e Lega.

Lo Stato , fondato sui principi della Costituzione Italiana, è passato da orientatore, regolatore e controllore ( articolo 41), a servitore passivo di interessi.

Nessuno è immune.

Ma il capolinea è arrivato.

Quando ci sono questi morti, la campana è suonata per tutti.

Mi fa orrore chi si sbraccia per difendere l’indifendibile, Salvini che con la Lega ha precise responsabilità. Renzi che si pone sullo stesso piano di Salvini, anche nel linguaggio, con l’aggravante di aver minato al proprio interno chi aveva avvertito di cambiare registro. Di Maio che si fa paladino di un cambiamento “giustizialista” senza una visione di Paese.

Provo inquietudine per una sinistra che non prende coraggio, slancio, non mette un punto, non si cimenta con la drammaticità del momento, attardadosi su ” io lo avevo detto”.

Non ci siamo.
Tra fischi e selfie si possono aprire strade pericolose, anzi sono già aperte, e non è sempre colpa degli altri o del popolo bue.

Pina Fasciani

Pina Fasciani

 

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