Luciano Odorisio, Politica

Matteo Renzi “Selvaggiamente picchiata”…da chi, dal PD?

Che educazione può aver dato un padre a questo figlio?

Un’educazione “progressista” evidentemente, essendo del PD…e il PD è un partito progressista ovviamente.

Che confusione sotto il sole.

Il bravo ragazzo che ha lanciato risponde col capo cosparso di cenere all’inviato de La Stampa.

Daisy

«Perché abbiamo lanciato le uova? Non sapevano cosa fare. L’ abbiamo sentito dire in giro e lo abbiamo fatto anche noi. Comunque lo giuro il razzismo non c’ entra nulla. Adesso vorrei solo chiedere scusa a Daisy».

Quando avete capito di averla combinata grossa, ferendo Daisy?

«Ci siamo resi conto di tutto solo il giorno dopo, quando abbiamo sentito la notizia mentre eravamo sul treno.

Abbiamo visto Facebook, Instagram. Altre volte avevamo lanciato le uova, solo per divertirci. Per sporcare i vestiti.

Ma non era mai successo nulla. Non pensavo che andasse così. Ai mie genitori non ho detto niente. Anche perché ero già al mare».

Tu che cosa hai fatto?

«Io guidavo. Gli altri due erano dietro. Non ho visto chi ha lanciato».

Ma perché non hai avuto il coraggio di dire a tuo papà che cosa avevi combinato?

«Eh non ho avuto il tempo.

Sono tornato dal mare mercoledì sera, sono andato a dormire e quando mi sono svegliato sono arrivati i carabinieri».

Dopo aver lanciato l’ uovo contro Daisy che cosa avete fatto?

Daisy

«Il secondo lancio».

Chissà come si saranno divertiti…

Come ti racconteresti?

«Sono un bravo ragazzo che ha fatto una stronzata. Non volevo farle del male. Se solo avessi capito che era rimasta ferita mi sarei fermato a soccorrerla».

Intanto il bravo ragazzo verrà “perdonato” dai “compagni” del PD progressista, una “ragazzata”, ma la ragazzaforse non potrà gareggiare, le hanno rovinato la vita, e hanno sollevato una canizza contro il razzista vero Salvini che stavolta non c’entra nulla…che capolavoro d’imbecillità.

Senza considerare la strumentalizzazione fatta dal loro “faro”, dal loro conducator,  che addirittura ha parlato di pestaggio.

Ti sei reso conto di quanti ingredienti ci sono in questa vicenda? Gli effetti sul piano nazionale? Daisy è una ragazza di colore, giovane attivista del Pd, tuo padre è del Pd, lei rischia di saltare le gare di Berlino?

«Sì me ne sono reso conto. Sono stato un cretino. Siamo stati dei cretini. Vorrei tanto chiederle scusa. Mi dispiace davvero se non potrà gareggiare a Berlino».

Senza contare le accusa di razzismo.

«No quello no. Non sono un razzista. L’ abbiamo scelta a caso. Perché da quelle parti abita Fabio, il mio miglior amico. La storia inizialmente è stata venduta come un gesto di razzismo. Ma davvero non c’ entra».

Con le uova si fa altro, come cuoco dovresti saperlo….

«Lo so, lo so. Me l’ hanno detto anche i miei. Io sono uno che lavora duro. Ho capito la lezione».

E bravo, ha capito la lezione…tutti contenti e felici…

Enrico Mentana

E lo stesso Mentana, che dimostra di essere il migliore posta una rettifica dovuta:

“L’episodio di Moncalieri non c’entra col razzismo: lo dicono gli stessi autori, non c’è più motivo di dubitarne. L’allarme lanciato in prima persona dalla vittima, e il suo ruolo di campionessa, rendevano del tutto credibile l’ipotesi di un gesto di odio, nel clima di questo periodo difficile. È un sollievo sapere che invece le cose hanno una spiegazione diversa. Che ci sia una accresciuta ostilità nei confronti dei neri in giro per il paese resta fuori discussione. Ma è molto meglio per tutti che non fosse un atto di razzismo quello verso Daisy. Non si sposta purtroppo di un centimetro il discorso sul peso dell’intolleranza (e lo conferma anche tutto l’odio versato a lato della storia, fino a scavare nel passato dei genitori della ragazza, come se potesse scalfire il suo ruolo di vittima), ma ogni vicenda che si rivela meno grave di come appariva è bene per tutti, e chiarire il suo reale svolgimento è interesse generale, e soprattutto di chi fa il giornalista. Quando una ragazza nera italiana lancia un allarme, ed è oltretutto una atleta motivo di orgoglio nazionale, quell’allarme va raccolto e ascoltato. Ma se l’allarme risulta poi fuori luogo, allora è doveroso darne notizia con altrettanta evidenza, e senza imbarazzi.”

 

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