Lettere al Direttore, Il FQ, 01-05-19
“Una vicenda squallida e aberrante quella del “no ai negri!” alla mezza maratona di Trieste, che ha fatto il giro del mondo dando, tanto per cambiare, un’immagine sconsolante del nostro paese.
Il dietrofront degli organizzatori, tardivo e impacciato, sotto la pressione dell’opinione pubblica, per una volta pronta a stigmatizzare una vicenda di chiara impronta razzista ha rappresentato, come si dice in Veneto, “la toppa peggiore dello squarcio”.
Il rifiuto dei runner neri era “per fermare il mercimonio degli scafisti dello sport e dei manager parassiti che sfruttano i loro ragazzi”.
Una amenità talmente grossolana che a crederci sono stati solo gli organizzatori della corsa e, forse, i vertici della regione Friuli Venezia Giulia.
Ma di quale mercimonio cianciavano?
Quello di contratti regolari, a invito, passati al vaglio della Fidal e del Coni che regolano da sempre la partecipazione alle gare in tutta Italia e nel resto d’Europa?
“Stavamo scherzando” hanno detto giulivi a bubbone esploso.
No, cari signori, in quattro e quattr’otto avete dilaniato il buon nome di una delle città più accoglienti d’Europa, vergognatevi, se ci riuscite!
La risposta alla vostra miopia razzista è venuta subito da Londra e dalla sua splendida corsa, vinta, guarda caso, da quei ragazzi schiavi dei vostri “scafisti dello sport” e, oggetto di mercimonio, premiati dal principe Harry in persona.
Il dichiarato “scherzo ” pare sia nato, per una vostra furbata mediatica – far parlare di sé, anche male, purché se ne parli – per risollevare le sorti dell’evento.
Accidenti che ideona! Complimenti! E chissenefrega del resto.
Ma il resto è un macigno che vi ha travolti, per fortuna.”
VITTORE TRABUCCO