Luciano Odorisio, Politica

LA MERKEL PRENDE UNA BATOSTA STORICA IN BAVIERA

Un terremoto che sconvolge il paesaggio politico del più ricco Land tedesco.

La fine di un’ eccezione durata quasi 60 anni.

Alle elezioni regionali in Baviera la Csu incassa il peggior risultato dal 1950, rimane primo partito ma sarà costretta a governare con una coalizione, che si annuncia comunque problematica.

La campana suona anche per la Spd, che dimezza i suoi voti e la doppia sconfitta annuncia nuove turbolenze per la Grosse Koalition di Angela Merkel.

Vincono i Verdi, diventando secondo partito.

Le urne non hanno sancito solamente la fine dell’epoca della maggioranza assoluta per la Csu, ma anche il crollo di consensi di due dei tre partner di governo, con la Spd che ha perso il 10,9% dei suoi elettori arrivando al peggior risultato della storia nel Land bavarese.

Festeggiano i Verdi, trasformati in partito popolare, mentre vacilla Angela Merkel.

«È un giorno amaro, un risultato doloroso che accettiamo con umiltà», commenta il ministro

Angela Markel e Markus Söder

presidente Markus Söder, che però ha rivendicato alla Csu «l’investitura per governare»

Esulta l’AfD, che invoca elezioni anticipate.

«Il voto in Baviera dice anche che Merkel deve andarsene», dichiara la co-presidente Alice Weidel.

Gli fa eco Matteo Salvini, secondo il quale nel Land tedesco «ha vinto il cambiamento e ha perso l’Unione Europea, il vecchio sistema che da sempre malgoverna a Bruxelles. Arrivederci Merkel, Schultz e Juncker».

Peccato però che il ministro degli Interni trascuri di notare che in Baviera lo sconfitto sia il suo amico Seehofer e che i vincitori dell’elezione siano i Verdi, il partito più europeista di tutta la Ue.

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