I Ricordi di Caterina, Luciano Odorisio

Insegnante per sempre

Questa mattina, con un’amica, mi è capitato di parlare di scuola, di insegnanti, di metodi di insegnamento e di organizzazione del lavoro.

E mi sono scoperta con idee ben più chiare rispetto al tempo in cui lavoravo come docente.

Sono in pensione da dieci anni e forse essere al di fuori ha favorito una mia maggiore lucidità. È come se fossi rinata e avessi iniziato una nuova vita, con occhi più chiari, una mente più curiosa e aperta al futuro.

Insomma ho dieci anni: andrei a scuola con il laptop contenente tutti i miei libri, sbarazzandomi della pesante cartella blu, che ha tormentato per anni la mia schiena.

Saprei come interessare gli alunni, perché in questi dieci anni ho scoperto un mondo nuovo, quello della tecnologia applicata alla didattica. Nuovo per me che mi ero formata in polverosi archivi e concepivo lo studio come un sacrificio, con la schiena curva sui libri. Con la conseguenza che oggi, nonostante mi senta una decenne, sono costretta a ripetute sedute di fisioterapia.
Saprei organizzarmi meglio per rendere più efficace e coinvolgente il mio lavoro. Sarei più attenta nella valutazione, utilizzando più strumenti. Quanti errori si commettono spesso quasi senza accorgersene!

Ebbene, nella mia prossima vita, saprei come essere una prof davvero proiettata verso il futuro.
Per ora mi godo la pensione e mi dedico alla meditazione su vari argomenti: sembra che sia un ottimo esercizio per mantenere in forma le celluline grigie. Anche questa è fisioterapia!

Caterina Abbate

Facebook Comments

Sono un po' strega perché ebbi la sorte di nascere a Benevento, ma sono e sarò sempre una ragazza degli anni Sessanta. Per tutto quello che ciò significa.

Write a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: