“1938: il consiglio dei ministri approva le leggi per la difesa della razza; nel 2018 viene approvato il decreto sicurezza». Comincia così il video – contestatissimo – realizzato dagli studenti dell’istituto Vittorio Emanuele di Palermo e che rischia di costare il post alla loro docente, Rosa Maria Dell’Aria, insegnante di italiano.”
Continua a far discutere il caso di Rosa Maria Dell’Aria, professoressa di italiano dell’istituto industriale Vittorio Emanuele di Palermo, sospesa da sabato scorso per due settimane dall’ufficio scolastico provinciale perché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti che nella Giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
L’ultimo a intervenire sul caso, pubblicando in esclusiva sul suo profilo Fb il video realizzato dagli studenti, è il senatore Pietro Grasso (LeU), componente della Commissione Antimafia.
“Visto che tutti coloro che ne parlano non l’hanno visto, a partire dalla sottosegretaria Borgonzoni, ho deciso di pubblicare il video completo dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale di Palermo (omettendo solo l’ultima slide con i nomi)”, scrive Grasso su Facebook.
“Guardatelo e giudicate voi: su cosa avrebbe dovuto vigilare l’insegnante? Sulle opinioni degli studenti? Avrebbe dovuto censurare il pensiero degli alunni?
In nessuna parte viene detto che Salvini è come Mussolini, come invece leggo ovunque.
Vengono accostati provvedimenti e scelte di allora e di oggi, con acume e intelligenza: a chi lo guarda spetta trarre le conclusioni.
Allora mi chiedo: perché la Professoressa Rosa Maria Dell’Aria è stata sospesa? Perché è intervenuta la Digos?
Mi sembra, al contrario, che gli studenti abbiano ben compreso il significato più profondo della Giornata della memoria: non un rito stanco ma un pungolo per il presente.
Forse è proprio l’intelligenza a spaventare Salvini e i suoi!”.
A chiedere la revoca immediata della sospensione è anche il segretario Pd Nicola Zingaretti, che sempre su Fb scrive:
“Fatemi capire. In Italia Casa Pound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un’insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal Governo Lega – 5Stelle.
Ma siamo pazzi? Questa insegnante deve tornare subito al suo lavoro”.