di Fausto Anderlini, invito a leggere. Bravo!!!
“Il caso Raggi e i maramaldi: una vergogna nazionale
Mi auguro che Gualtieri rivolga l’attenzione più affettuosa a Virginia Raggi. Prima ancora che ai suoi elettori.
Un atto di noblesse riparatore, anche a rettifica dell’ostentazione con la quale la stampa mainstream presenta il maschietto egolatra dei Parioli come una sorta di vincitore morale nella pugna dell’urbe (e persino della nazione).
Certo che i voti andati a Calenda sono importanti quanto quelli andati alla Raggi. Ma verso la Raggi dovrebbe valere un superadditum di nobile autocritica per nulla dovuta all’immodesto Calenda.
Questa donna ha retto un fardello politico ed umano davvero schiacciante.
Nella più completa solitudine. La determinazione con la quale si è battuta subissata da un mare, per non dire liquame, di oltraggi è stata commovente. Ininterrottamente è stata tempestata di insulti e dichiarata esempio di ogni nequizia.
Specie di facile abbocco: dallo ‘spelacchio’ ai ‘cinghiali’, alle ‘buche per terra’, passando per le più varie illazioni a sfondo sessuale e psicologico. Una vera e propria operazione di stalking politico e morale nel quale Repubblica si è distinta più di ogni altra testata.
E continuano: neppure l’onore delle armi per la nemica riversa al suolo. Maramaldi della peggior specie. Una vergogna.
E’ letteralmente stupefacente come questo sia passato liscio e senza il minimo ritegno in un paese dove anche un buffetto viene censurato come un peccato ‘sessista’ capitale.
Il soglio capitolino è uno dei più alti incarichi che una donna abbia ricoperto in questo paese. Nel quale un giorno sì e l’altro ancora ci si straccia le vesti per l’ostracismo che la politica riserva all’altra metà del cielo.
Eppure dalle donne del Pd, queste zelanti prefiche aduse alle baruffe più risentite per gli oltraggi (presunti) ad esse riservate dal maschilismo politico, non hanno speso una parola per la sorella di genere così squallidamente lapidata.
Una vergogna.
Ne va dimenticato, adesso che il ciclo si chiude, che il vituperato M5S ha portato due donne, la Raggi e l’Appendino (per quest’ultima trattamento analogo) alla guida di due metropoli.
Non c’è partito che regga il confronto. [ma su questa via crucis non andrebbe dimenticato anche il caso dell’Azzolina….a dimostrare che ci sono donne e donne: quelle certificate dalla Corte e quelle non certificate…..].
Mi auguro che Gualtieri chieda scusa per loro. E per tutti. Mettendo a luce il gentiluomo che è in lui.”