Eco d'Abruzzo, Luciano Odorisio, Note di Clara

I° Maggio – Stefania Pezzopane alla Festa dei serpari a Cocullo

Stefania Pezzopane

La Festa dei serpari si svolge a Cocullo (AQ) il 1º maggio in onore di san Domenico Abate particolarmente venerato a Cocullo, e Villalago, patrono di entrambi i paesi abruzzesi.

La pittoresca festa, in cui si porta in processione il Santo con una enorme quantità di serpenti, si celebra a maggio ogni anno a Cocullo in un antichissimo rito, trasformatosi oggi in una festa sacra-profana. Tutto ha inizio con i serpari che alla fine di marzo si recano fuori paese in cerca dei serpenti.

Una volta catturati, vengono custoditi con attenzione in scatole di legno per 15-20 giorni nutrendoli con topi vivi e uova sode. Questa usanza è legata alla civiltà degli antichi Marsi, che però i cocullesi rievocano in onore di San Domenico che è ritenuto proteggere dal mal di denti, dai morsi di rettili e della rabbia. San Domenico a Cocullo si fermò per sette anni, lasciando un suo dente e un ferro di cavallo della sua mula, che divennero delle reliquie.

Per questo la mattina della ricorrenza, nella chiesa a lui dedicata, i fedeli tirano con i denti una catenella per mantenere i denti stessi in buona salute e poi si mettono in fila per raccogliere la terra benedetta che si trova nella grotta dietro la nicchia del Santo. La terra sarà poi tenuta in casa come protezione dagli influssi malefici, sparsa nei campi per allontanare gli animali nocivi oppure sciolta nell’acqua e bevuta per combattere la febbre.

Secondo la tradizione locale, il santo cavandosi il dente e donandolo alla popolazione di Cocullo, fece scaturire in essa una fede che andò a soppiantare il culto pagano della dea Angizia, protettrice dai veleni, tra cui quello dei serpenti.

di Clara Giovanetti

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