Cazzeggi, Luciano Odorisio

Guia Cordero di Montezemolo e il papino e la navetta…

Qualche giorno fa esce questa notizia, un cittadino che scrive e Dagospia:

“Ieri, 10 agosto mi trovavo con un gruppo di 12 persone ( tra i quali due bambini e qualcuno non più proprio giovanissimo) a tentar di “rimirar le stelle” e attendevo con un certa impazienza, dovuta a ritardi accumulati nei trasferimenti per mancanza di navette, di essere prelevato secondo il turno che nel frattempo mi era stato assegnato.

Ma ad un tratto ecco la sorpresa: davanti a noi si materializzava Luca Cordero di Montezemolo, accompagnato dalla propria famiglia e più impaziente di noi. Tanto era la di lui irrefrenabile impazienza che il Nostro, complice il servizio transfer del locale, si imponeva come primo, a dispetto del proprio turno, e si impossessava della prima navetta disponibile, in barba all’ordine assegnato.

Nel frattempo il disservizio ai trasporti di cui sopra, aveva creato una certa folla, di alcune decine di persone, in attesa del proprio momento per discendere all’isola e che guardava attonita all’incredibile scena.

Ed ecco che anche il Nostro barcolla fino a rompere il silenzio e dire benevolo “Se uno di voi vuole scendere con noi, può farlo”. No, caro avvocatopresidente, il punto è un altro: lei ha superato la fila, da bravo italiano medio all’estero, e non funziona così. O almeno, non dovrebbe…

“Aveva ragione Marchionne… ” chioso io tra il delirio delle irrefrenabili figlie. A quel punto, tutti grillini per una notte, la folla si fa popolo e trova la consueta ilarità di fronte al potente, ormai in braghe di tela: “morto di fama!” Grida qualcuno ponendo fine alla tenzone. Anche io ero lì con i miei figli, e ho provato sincero imbarazzo per lo spettacolo degradante che Montezemolo ha offerto ai suoi.

E a mio figlio piccolo che mi ha chiesto “papa’ perché quel signore è passato davanti” , ho risposto “perché è molto anziano e bisogna avere rispetto per i vecchi” .

Anche se, aggiungo adesso, non si capisce bene quali meriti certuni abbiano guadagnato per atteggiarsi a sultani di un paese, al declino del quale hanno, per lo meno, partecipato con un qualche indiscutibile merito.

Credendo trattarsi di banale equivoco, noi poveri mortali abbiamo fatto presente che c’era un turno e che era il nostro momento, ma l’avv. Montezemolo, tomo tomo e cacchio cacchio, si appropriava della “nostra”  navetta e di lì non si schiodava più. Vana si dimostrava ogni nostra civile rimostranza, abile solo a scatenare le ire delle figlie del Nostro le quali ci apostrofavano con irripetibili epiteti non degni del presunto blasone.”

GUIA REPLICA:

Ho avuto il piacere di leggere la lettera da voi pubblicata oggi. Ci terrei a farvi presente, e far presente al signore e la sua famiglia, che le navette dell’Osservatorio sono un servizio privato. Per questo motivo, avevamo prenotato giorni prima una vettura privata che ci avrebbe portato e riportato dall’Osservatorio, e questa cosa poteva essere stata fatta benissimo anche dai signori che si sono lamentati non era un servizio riservato a noi esclusivamente, ma bensí a chi aveva prenotato prima. Detto ciò, le affermazioni del signore come “aveva ragione Marchionne” sono del tutto fuoriluogo, dato che, menzionare una persona che purtroppo non c’è più per fare commenti infelici è deplerevole.

E per inciso, è ancora peggio sentire questi commenti uscire dalla bocca di chi, è del tutto ignorante in questo argomento dato che dubito fortemente abbia mai conosciuto personalmente ne Marchionne ne tantomeno mio padre. Trovo anche patetico fare commenti su quello che nostro padre ci ha insegnato dato che è il primo che ci ha sempre insegnato a rispettare tutti. In questo caso, è stato un errore di chi non conosce la legge, e non sa che i servizi PRIVATI, è in aggiunga prenotati da tempo, non possono essere sottoposti alla stessa legislazione di quelli PUBBLICI.

Detto ciò, nel caso vogliate correggervi, potete contattare il titolare del ristorante, e l’autista delle navette, i quali saranno più che felici di raccontarvi il vero accaduto.

In fede

Guia Cordero di Montezemolo”

A questo punto risponde la figlia 16enne del cittadino che si è lamentato con Dagospia, rispondendo alla figlia di Montezemolo:

“Ciao Guia, prendendo atto del fatto che tuo padre ha preferito far scrivere a te, rispondo io, che ho 16 anni, nella speranza che il nostro non risulti un battibecco tra due ragazzine.

Mi sembra, dato il linguaggio utilizzato da te ieri sera, che di rispetto nei confronti di noi “comuni mortali” tu ne abbia usato ben poco.

Gli autisti ci hanno poi spiegato come non esista possibilità di un servizio “dedicato” ma che tutti dovrebbero attenersi a quello messo a disposizione del ristorante e al relativo ordine di discesa all’isola.

Il proprietario del ristorante si è  detto mortificato e si è scusato dell’accaduto. Se poi oggi qualcuno volesse modificare quanto detto ieri, e salvare la faccia all’amico “potente”, questo starebbe alla sua dignità… ad ogni modo, il servizio è privato, messo a disposizione gratuitamente dall’osservatorio stesso. E la stessa navetta che ieri ha trasportato voi, ha poi trasportato anche noi…ma in ritardo a causa della vostra ” intrusione” nella fila regolare.

Il punto è che non vi è sempre possibilità di un servizio privato (nel senso di esclusivo) in luogo di uno pubblico ( per tutti).

Non sempre si può comprare ciò che si desidera. Perché i soldi, cara Guia, non possono comprare tutto e se quasi tutto ormai ha un prezzo, alcune cose hanno ancora un valore. Comunque buone vacanze,

Alice Corbino”

E infine interviene un altro lettore di Dagospia:

“Caro Dago, rimango basito nel leggere la risposta della nobilfanciulla Montezemola al lettore in gita a Stromboli. Non conosco la logistica della serata ma, a parte la logica dietro la risposta (come aveva prenotato Monty, avrà probabilmente prenotato anche l’altro lettore, essendo appunto un servizio privato, di cui avevano entrambi usufruito all’andata), il bon ton (apparentemente oggetto oscuro ai monteprezzemolini) imporrebbe che, nel caso ci siano disservizi di un gestore privato -ma comune- questi vengano condivisi da tutte le persone coinvolte (anche i taxi all’aeroporto sono un servizio privato, ma saltare la fila non è molto chic….).

“… un errore di chi non conosce la legge, e non sa che i servizi PRIVATI, è in aggiunga prenotati da tempo, non possono essere sottoposti alla stessa legislazione (?) di quelli PUBBLICI…”

Se avesse chiamato, per evitare gli imprevisti ritardi sopraggiunti, un “Uber” del caso (chessò, un elicottero) come trasportatore indipendente… avrebbe ragione, nello specifico trattasi, a occhio, di classico esempio di FIGURA BARBINA.

Comunque, il punto non é questo, ma il fatto che la nobilfanciulla (che suppongo abbia frequentato le meglio “squole” della contea paterna) non abbia saputo far di meglio che scrivere una letterina, debole certamente nell’argomentazione logica, ma disastrosa in sintassi e grammatica. Armatevi di matita rossa blu, e divertitevi a corregerla, visto che siamo in vacanza. (qualche suggerimento: “far presente al signore e la sua famiglia”, “è in aggiunga”, “questa cosa poteva essere stata fatta benissimo”, “deplerevole”, ecc., ecc.)

E conclude “dubito fortemente abbia mai conosciuto personalmente ne Marchionne ne tantomeno mio padre.” Marchionne magari no, troppo tardi, ma tuo padre sicuramente si è fatto conoscere, come ai tempi di Romiti…. (se non sai la storia, chiedila a babbino).

Giovani virgulti crescono….

the boss”

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