Luciano Odorisio, Politica

GOVERNO: La mossa del cavallo di Matteo Salvini…di Pina Fasciani

Pur aspettando che il governo cominci il suo lavoro per poterlo giufdcare, non posso non condividere questo allarme, non gridato nè animato da livore o rancore, un ritratto della nostra situazione, di Pina Fasciani:

“Lo so fa male vedere Salvini scorrazzare dalle Alpi alle Piramidi a seminare odio e paure sugli immigrati. Fa male vedere un popolo di emigrazione come il nostro, che ha sofferto e ha pagato prezzi altissimi anche in termini di perdita di vite umane, ridotto e dipinto come una canea razzista , ostile a ogni straniero, con Salvini che ne raccoglie il disagio e lo usa a suo favore.
Salvini continuerà con l’odio, perché sa che quella è la cifra che gli consente di aumentare i voti.
Gli ultimi sondaggi lo dicono.

Non sarà un Ministro degli interni accorto, userà il pugno di ferro, userà le forze di polizia in scontri e sfollamenti, presidiera’ i territori con interventi coercitivi, chiuderà in luoghi di detenzione ogni nero, creerà un clima di scontro .
Non interessa a Salvini creare equilibri, governare il fenomeno. A Salvini interessa l’opposto, far deflagrare il fenomeno per alzare cortine, muri. Un clima da guerra civile.

Una cortina alta quanto il suo interesse a egemonizzare il Governo per proporsi come Dominus della destra.
Spazzerà per questa via il centro, la sinistra e lo stesso Movimento 5stelle.
Trascinerà nell’inferno tutti, producendo ulteriore radicalizzazione e insicurezza. Saremo tutti più esposti anche ai terroristi.

Un Paese che avrebbe bisogno di un clima cooperativo, costruttivo, equilibrato per affrontare i gravissimi problemi economici, per affrontare con serietà le disuguaglianze, la mancanza di lavoro, si ritroverà a parlare di rimpatri per 600 mila persone. Un problema a dimensione di una media città italiana. Ma è una leva per non pensare al resto. Questa è la verità. La mossa del cavallo.

Come è la verità che il M5Stelle si ritroverà a dover parlare di Ilva, Alitalia, Sviluppo economico, lavoro. A risolvere temi annosi e pesanti che richiedono scelte decisive e rischiose se vogliono mantenere il cambiamento promesso. Un banco di prova, per loro, non per Salvini. Il contratto ha diviso i compiti e paradossalmente divide anche le responsabilità. A Di Maio le mediazioni, a Salvini il comando. Altra mossa del cavallo di Salvini.

È evidente che ci sono gli elementi di una deflagrazione tra i due contraenti. Troppo squilibrio sui rischi .

La sinistra, nel frattempo non si attardi sui congiuntivi, sugli uomini più o meno di paglia , sui titoli di studio, sulle ca@@ate, si dia da fare subito per tornare a parlare la sua lingua, quella della politica, e scelga finalmente di farsi popolo, quel popolo che ha lasciato agli altri.

Lo scacco matto può essere più vicino di quello che pensiamo.”

di Pina Fasciani

Pina Fasciani
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