Stralcio di un bell’articolo di Furio Colombo per Il FQ, 2-06-19
“Il gesto volgare del ministro Salvini che agita il rosario e invoca la Madonna, usa cioè simboli estremi del cattolicesimo per ricattare i credenti e ottenere voti, ha aperto un nuovo varco alla politica del distruggere per governare.
(…)
BISOGNA AMMETTERE che questo darsi da fare per essere sicuri di raccogliere il peggio non è un fenomeno solo italiano. Anzi, come sempre, l’Italia, che è cattiva ma prudente, ha aspettato un segnale forte.
È arrivato da Donald Trump, con il suo immediato legarsi ai suprematisti bianchi e assassini.
Ma quel rosario in pugno brandito come un ’arma o come una superstizione che porta male ai disubbidienti, quel comizio finto religioso fondato sulla celebrazione della “Madonna dei porti chiusi” non è un semplice gesto volgare o un normale esempio di maleducazione.
Segna l’apertura della terza fase, quella della guerra di religione. Attenzione non stiamo parlando del tanto discusso “conflitto di civiltà”, fra islamici e cristiani. Stiamo parlando della guerra al Papa.
I leghisti stanno portando il linguaggio sguaiato e i sacchetti di sabbia, e al momento giusto saranno pronti.
Sanno che Papa Bergoglio non ha mai esitato nel giudicare la follia cattiva e inutile dei porti chiusi, la speciale crudeltà del lasciar morire i migranti in mare, la lotta accanita all’accoglienza, la guerra alle navi di soccorso Ong.
Ma il Papa insiste nell’accoglienza come principale dovere cristiano, e sa che il lato nero della Chiesa è pronto (a cominciare dal clima di accuse e calunnie che stanno spargendo alacremente, intorno a lui, a opera di alcuni cardinali e alcuni vescovi che si impegnano, come certi prefetti della Repubblica, a stare dalla “parte giusta”)a portare alla luce la congiura.
La guerra di religione spaccherà il Paese Italia perché il Papa che crede nell’accoglienza e rifiuta finti abbracci con il capo della Lega è a Roma, capitale del Paese che Salvini governa sulla base di valori anteguerra. Fa bene il Papa a non fingere misericordia e a non concedere udienze.
MA DI NUOVO il peggio viene dall’America, e la pronta risposta italiana è la messa in scena (detta “per le famiglie”) del ministro leghista Fontana, con la sua rumorosa anche se non frequentatissima sosta a Verona.
Ha dimostrato che bisogna restare pronti e attenti. Attenti a che cosa? Attenti al prossimo scontro sull’aborto, una grande questione morale che invece viene usata come dirompente arma politica. Si tratta di usare i diritti delle donne per spaccare i credenti, dagli aspri fondamentalisti cristiani ai miti praticanti cattolici.
La sequenza della strategia di estrema destra è esemplare: l’assemblea dello Stato dell’Alabama ha preparato e votato all’unanimità la legge dei 99 anni. È la pena per un medico che pratica un aborto.
Non importa la ragione dell’aborto.
Anche fermando un feto che non avrebbe potuto sopravvivere o che avrebbe ucciso la madre, sei un assassino. Il corpo giudiziario dell’estrema destra americana è già pronto, dai tribunali di campagna alla Corte Suprema.
In America medici abortisti sono stati uccisi più volte, cliniche fatte saltare, stragi come quella di Oklahoma City ne sono la prova. Ecco il senso del gesto tutt’altro che naïf del rosario in pugno in un comizio elettorale. Vuol dire “noi siamo pronti” e “la guerra è guerra”. Come sempre, in nome di Dio.”