Luciano Odorisio

Filippo Nogarin:“Il Pd più simile a noi della Lega. Ora si provi a fare un governo”

di Giacomo Salvini per Il FQ, 17-8-19

 “Ora che Salvini ha fatto l’irresponsabile mettendo i suoi interessi davanti a quelli del Paese, dobbiamo provarci”. 

A fare cosa? 

“Un governo col Pd e con tutte le altre forze di sinistra (come LeU) con cui, per collocazione storico-politica, il M5S ha sempre avuto più cose in comune rispetto alla Lega”.

Il telefono squilla a vuoto, due volte.

Poi Filippo Nogarin richiama: “Stavo sistemando una cassettiera, adesso ho più tempo da dedicare alla famiglia ”.

Ex sindaco di Livorno che a maggio ha mancato l’elezione all’Europarlamento, alterna giornate al mare nella sua Quercianella (“ci sono gli scogli più belli d’Italia”) alla scrittura di un libro sui cinque anni di governo cittadino. Ma non per questo ha smesso di parlare coi big nazionali dei 5 Stelle: da Grillo a Casaleggio passando per Di Maio, Di Battista e Fico. 

Sta proponendo un governo con i vostri nemici storici? 

Sì e il motivo è molto semplice: una delle caratteristiche del Movimento è quella per cui, quando si fa attività politica, mettiamo davanti a tutto l’interesse della collettività più che quello del Movimento stesso. E adesso che Salvini ci ha tradito per provare a capitalizzare il proprio consenso, tocca a noi fare gli interessi del Paese facendo accordi, anche scomodi, per evitare situazioni dannose gli italiani. 

Per esempio? 

Su tutte l’aumento dell’Iva, che ci porterebbe in recessione, e il rischio di una legge di Bilancio scritta in fretta e furia a dicembre con lo spettro dell’esercizio provvisorio. Che tipo di governo dovrà essere quello M5S-Pd? Facciamo un passo indietro: un anno e mezzo fa l’accordo è stato fatto con la Lega perché Renzi chiuse le porte, da segretario del Pd, a un esecutivo con noi. Il contratto di governo rispondeva all’esigenza di sintesi tra due forze politiche molto diverse tra loro che si assumevano la responsabilità di governare il Paese. Oggi possiamo fare la stessa cosa con la seconda forza politica del nostro Parlamento, il Pd. L’importante è che questo governo metta al centro alcuni temi fondamentali. Quali? L’ambiente prima di tutto, i temi del sociale (lavoro e welfare sulla falsariga del reddito di cittadinanza), il taglio dei parlamentari per ridurre i costi della politica e, me lo lasci dire perché mi sta a cuore, la sicurezza sulle nostre strade: ogni anno muoio centinaia di persone (spesso ragazzi) e questo tema non è mai entrato n e ll ’agenda politica. Credo che su questi punti si possa trovare una convergenza programmatica con il Pd e le altre forze di sinistra. 

E sarebbe un governo di “scopo” o di legislatura, come propongono i dem? 

Non mi impicco alle formule, le scelte sono prerogativa del presidente della Repubblica Mattarella. Lasciamolo lavorare in pace. Certo, le riforme da fare potrebbero far pensare anche a un governo che duri più tempo. 

Mi dica i primi provvedimenti che dovrebbe fare questo governo. 

Oltre al taglio dei parlamentari, la riforma della giustizia sul modello di quella proposta da Alfonso Bonafede, una legge sul welfare come il salario minimo e la revisione dei decreti sicurezza voluti da Salvini, anche seguendo le indicazioni del Quirinale. 

E come spiegherete ai vostri elettori un governo con Renzi e la Boschi? 

Le rispondo con una provocazione: quando Beppe Grillo entrò in politica, nel 2009, tentò un’opa interna al Pd per riportare quel partito sulla strada giusta, tornando a combattere il nostro nemico comune: Silvio Berlusconi. Il Pd rifiutò la corsa di Beppe alle primarie ma oggi la storia ci ha dato ragione e il nemico resta quello, seppure con un altro nome e cognome: Matteo Salvini. Tante cose sono cambiate oggi e non mi sconvolgerei davanti alle possibili critiche dei nostri elettori: a me appassionano i risultati che un governo di questo tipo potrebbe portare. 

Il segretario del Pd Zingaretti, però, potrebbe chiedere ai vostri big, Di Maio su tutti, di fare un passo indietro. 

Per adesso è fantapolitica, vediamo cosa succede con la possibile sfiducia a Conte e con la Direzione nazionale del Pd il 21. Poi apriamo una trattativa… 

E lei? Avrà un ruolo? 

Tutti i giorni leggo di retroscena che mi vorrebbero presidente della Regione Toscana, ministro, sottosegretario, ma io adesso mi godo le vacanze. In futuro si vedrà: ma sono certo di poter dare ancora un grosso contributo al Movimento 5 Stelle dopo l’esperienza di governo che abbiamo fatto a Livorno negli ultimi cinque anni. Per quello ci sarà tempo.

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