Il PRESIDENTE della Camera Roberto Fico, come i suoi predecessori, non rinuncia a fare politica come può.
Ieri, ad esempio, il capo della minoranza interna grillina ha voluto separare quanto possibile il destino del M5S e della Lega nel dopo Europee:
“Il Movimento non farà alleanze con le forze sovraniste in Europa, è stato già detto e chiarito. Il Movimento è altro rispetto alla Lega, in Europa come in Italia”, ha detto ieri alla conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea.
Se non altro, l’alleato Salvini potrà essere contento del discorso ufficiale del “signor Fico” (come lo chiama gentilmente il leader leghista):
“Sono sostanzialmente inattuati i principi di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità previsti dall’articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione”, ha detto Fico ai colleghi, invocando “condivisione delle responsabilità relative ai migranti giunti sul territorio europeo soprattutto via mare” e chiedendo che venga stabilito il principio “che chi approda in uno Stato membro qualsiasi, va preso in carico dall’Europa nel suo complesso”.
In sostanza, Fico chiede “il superamento, non la semplice revisione, del regolamento di Dublino sui rifugiati”.