Luciano Odorisio, Politica

Di Pietro e un Ulivo 4.0 senza Renzi

Il 5 marzo2018 il simpatico molisano scriveva:

“Un sano salasso che ci dice che bisogna ricominciare da capo. La gente è schifata dai vecchi e sostiene che bisogna provare il nuovo. Bisogna rispettare la volontà popolare.

Ora bisognerà vedere se il Movimento 5 Stelle avrà i numeri in Parlamento, ma non credo che si possa evitare di passare da loro.

Piaccia o non piaccia, gli elettori hanno scelto anche Salvini.
Si tratta della parabola dei partiti che si è conclusa definitivamente dopo la parabola di Mani Pulite.

l’8 marzo 2018 scriveva:

Un Pd senza Renzi insieme al Movimento Cinque Stelle in un Ulivo 4.0?

E’ delle ipotesi possibili, probabilmente sarà così.

I numeri sono quelli che sono, la matematica non è un’opinione, il Movimento Cinque Stelle abbassi la cresta e si renda conto che non può fare tutto da solo, il Pd abbassi la cresta dopo la batosta che ha preso, si metta a disposizione e la smetta di fare il primo della classe.

E’ inutile fare un altro partito, bisogna ricostruire il centrosinistra, serve un gesto di umiltà, chi ha sbagliato si faccia da parte, come capitò a me con l’Italia dei Valori.

L’unico modo per far capire al Movimento Cinque Stelle che non può pensare tutto da solo è metterlo al Governo.

Chi c’era prima era peggio di loro, tanto vale provare con il nuovo.

Per il dopo Renzi vedo molto bene Emiliano.

Personaggio determinato, lo conosco personalmente, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno”

Anch’io facevo il tifo per Emiliano e mi trovavo d’accordo con Di Pietro, scarpe grosse e cervello fino.

E non era il solo.

Ecco Bersani cosa pensava il 24 aprile 2018 (per citare solo lui):

Purtroppo non c’è stato alcun gesto di umiltà, o forse c’è stato ma in senso contrario all’idea del tosto molisano del ragionevole Bersani.

Il segretario del PD, Martina fu scavalcato da Renzi che si presentò da Fabio Fazio per dettare la linea del partito…sic!

Lui invitava tutti a godere dello spettacolo, mettersi in poltrona e spiluccare il pop corn aspettando il fallimento dei vincitori delle elezioni.

E oggi quasi tutti a sinistra hanno capito il grosso errore e regalo che Renzi fece a Salvini regalandogli i 5S.

Non lo fece neanche sedere intorno ad un tavolo il suo segretario fantoccio, chiuse e basta.

Pop corn per tutti!

IL suo Ego ferito voleva vendetta, non opposizione, ma vendetta.

Il nemico addà murì!

Condannando il paese!! 

Che capolavoro di strategia!!!

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