Luciano Odorisio, Politica

GOMBLOTTO: Bomba sotto il Ponte Morandi a Genova, BUM!!!

Ieri il “Corriere padovano” riportava una notizia “estiva”, destinata a far scalpore fra buontenponi e twittaroli affamati di novità e inciuci.

Il ponte Morandi sarebbe crollato perchè minato con minicariche di esplosivo!

BUM!

Lo afferma un consulente piuttosto blasonato, non uno qualsiasi, il padovano Enzo Siviero, ingegnere e professore,  che non è solo uno dei massimi esperti al mondo di ponti (è colui che ha collaudato «Calatrava» a Venezia, ma oltre ad aver scritto libri, realizzato centinaia di progetti e aver preso una laurea ad honorem in Architettura a Bari),  è soprattutto colui che, all’indomani della tragedia di Genova costata la vita a 43 persone, aveva ricevuto da «Spea Engineering», società di progettazione e manutenzione del gruppo «Autostrade per l’Italia», un incarico di consulenza per studiare proprio le cause del crollo.

O almeno questo è quello che lui aveva dichiarato una settimana fa e che avevano scritto i giornali, senza ricevere smentite.

«Un attentato? Stanno circolando dei video e da questo punto di vista io non mi sento in questa fase di escluderlo. Anzi, è un’ipotesi che sto esplorando io stesso. La dinamica è compatibile» in un’intervista ad una TV locale, dettagliando il suo pensiero.

«Il ponte Morandi è molto pulito, ha degli elementi, mancando i quali non tiene più. Se sono state messe delle microcariche di un certo tipo in pochi secondi salta. Al momento è un’ipotesi che valuto sopra al 50 percento. Ci sono dei lampi, c’è un crollo verticale, insomma ci sono molti elementi»

Ma chi sarebbe stato, gli chiede l’incredulo giornalista:

«Autostrade è diventato il leader mondiale delle autostrade ci sono altri soggetti che potrebbero essere interessati a prendere in mano le situazioni, non ci dimentichiamo che fine a fatto Mattei»

E la stampa si è scatenata alla succulenta notizia, fiumi d’inchiostro sul complotto, pensate che bello.

E Lui ha confermato tutto:

«Confermo tutto. Io sono una persona libera. Ripeto che c’è una fortissima probabilità, superiore al cinquanta per cento, che si tratti di attentato. E penso che nel giro di 4-5 giorni sarò in grado di supportare tale ipotesi non solo attraverso la mera sensazione, ma anche con i numeri. E se la procura mi chiederà, riferirò le mie conclusioni».

Il professor Siviero ci ha tenuto a precisare però:

«Voglio che sia chiaro che queste considerazioni le faccio a titolo esclusivamente personale esulando dal compito che mi ha assegnato Spea.

Loro mi hanno chiesto di controllare, cosa che sto già facendo, che tutto quello che è stato fatto nel passato dal punto di vista della manutenzione e delle indagini sul ponte Morandi sia corretto e che non ci siano buchi che possano giustificare eventuali negligenze.

Non mi hanno chiesto altro, sono io che sono curioso e mi sono spinto avanti».

Ma la «Spea», società al cento percento di «Autostrade per l’Italia», e quindi Benetton, era al corrente di queste valutazioni?

«Non gliene ho ancora parlato», ha ammesso Siviero.

E infatti da «Spea» cadevano dalle nuvole.

«Non è la nostra posizione, non ne sappiamo nulla», pur confermando l’esistenza del rapporto di consulenza con Siviero…

E ORA? COMBLOTTO?

 

INTANTO UNA SIMULAZIONE IN 3D:

 

 

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