CONDIVIDO ANCORA UNA VOLTA CON PIACERE UN POST DI PINA FASCIANI CHE SCRIVE UNA LETTERA ALL’INEFFABILE ORFINI, CANDIDATO AL RICICLO:
“Mi strabilio sempre quando leggo alcuni post.
Ma il primato della mia reazione lo detiene Huriah Heep, celebre personaggio di Charles Dickens, untuoso e ipocrita, tal Matteo Orfini.
Ha sfornato un post in cui dice che il PD, non deve fare il Congresso perché si ridurrebbe a una conta tra correnti, ma si deve sciogliere come neve al sole e rifondarsi.
I modi, i tempi, i contenuti non li dice, accenna solo qualcosa di confuso e indeterminato. Critica ciò che è diventato il PD e che non può più essere. Va cambiata, dice, la forma partito.
Come, dove soprattutto perché non è dato sapere.
Non un minimo accenno di autocritica, parola grossa, né tantomeno un qualche elemento di analisi circa il tracollo del 4 Marzo.
Lui, Presidente del PD, teme la deriva fascista di questo governo e chiama alla lotta. Lotta da fare in Parlamento e nel Paese.
Caro Huriah , tutti temiamo la deriva fascista di questo governo, ma temiamo anche i dirigenti come te che ti ostini a non capire o interrogarti , sempre parola grossa lo so, del perché oggi ci ritroviamo questo Governo, del perché milioni di nostri elettori hanno preferito o astenersi, o votare 5Stelle o addirittura la lega, pur di non votare PD.
Quello stesso PD, a trazione renziana, che tu hai difeso e sostenuto strenuamente, sputando anche in faccia a coloro che erano tuoi compagni di strada e che Renzi ha provveduto a umiliare e rottamare.
Tu non ti sei fatto scrupolo alcuno, hai untuosamente giocato alla play station accanto al tuo capo, come se nulla fosse, come il classico centurione a difesa del fortino.
Ora io mi domando:
Ma come ti viene in mente ora di dare ricette? Come solo puoi pensare di riciclarti senza colpo ferire?
Fai il bravo, cospargiti la testa di cenere se ci riesci, e prova a pensare , sempre se ci riesci, su quanti danni hai prodotto.
Io temo quelli come te , quelli che ipocritamente sgusciano dentro il potere, vendendosi anche l’anima.
Torna alla play station, caro Huriah, fa il piacere.
Pina Fasciani