di Nanni Delbecchi per Il FQ, 21-6-19
Clamoroso a Carta Bianca.
Mauro Corona meditava l’abbandono della trasmissione della Berlinguer, e Bianchina, come la chiama lui, l’ha subito accontentato, segandolo all’istante.
Al cuor non si comanda, ma spiace veder scoppiare una coppia così affiatata, erede di Fazio-Littizzetto, perdere uno dei rari personaggi emergenti del video impegnato in un’impresa notevole, il riciclaggio dello scrittore in pagliaccio.
Gli scrittori in Tv sono spariti, i libri pure a parte quelli di Vespa, ma questo Bukowski per principianti fa eccezione grazie a un paradosso molto italiano.
Spregia la civiltà, gli sorridono i monti, scolpisce la pietra, intaglia il legno, si nutre di bacche, radici e valpolicella; però non perde occasione di vantarsene in diretta.
La scalata – catodica – dell’eremita a favore di telecamera comincia nel 2003, quando si presentò da Daria Bignardi in bandana e canottiera; da allora lo si è visto arrampicare su ogni canale nei più svariati look in compagnia dell’ultimo volume (ne pubblica un paio all’ anno).
Con Carta Bianca è arrivata la consacrazione, Berlinguer gli ha dato lo stesso spazio che Giletti dà a Salvini.
Ora tutto questo rischia di finire, ma forse non è detta l’ultima parola. L’amore non è bello se non è litigarello.
Certo, in caso di riappacificazione dovrà essere lei a fare il primo passo. Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, ha dichiarato lui, e gli crediamo.
Corona è uomo tutto di un pezzo. Al massimo, alza il gomito.