Luciano Odorisio, Politica

«A stronzo…» «A fijo de na mignotta…» «A ‘nfamone…»

No no, fortunatamente non siamo ancora a sto punto ma poco ci manca fra i due nostri giovani virgulto, l’uomo che sussurrava all’iPhone e il venditore di bibite, che preferisco, per questo mi sta simpatico, per la sua prima professione umile, dal suo “comincio” da zero n tutta modestia senza fare lo sparacazzo di Velletri o Rignano che sia.

Comunque i due se ne dicono…

Il vicepremier ex bibitaro attacca il PD e gli rinfaccia di aver prorogato la concessione ad Autostrade per l’Italia “di notte” con una “leggina” inserita nello “Sblocca Italia” nel 2015.

Non contento, il vicepremier lascia intendere che la famiglia Benetton – proprietaria della società – avrebbe finanziato la campagna elettorale dei dem.

«Da oggi le lobby di questo Paese sanno che se lavorano con lo Stato italiano e non rispettano le regole, noi gli revochiamo le concessioni. Non gli facciamo le proroghe e le norme di notte, come si faceva prima. Ricordiamoci che nello Sblocca Italia, nel 2015, fu inserita una leggina nella notte che prorogava le concessioni ad Autostrade per l’Italia in barba a qualsiasi regola sulla concorrenza. Non abbiamo solo un problema con quelle convenzioni e quei contratti, ma anche relativo al fatto che quando sono scaduti i termini sono stati prorogati, in passato, perché si finanziavano legalmente le campagne elettorali a destra e a manca. A me non l’ha pagata Benetton e quindi abbiamo la libertà di poter recedere da questi contratti»

AZZ! AZZ! AZZ!

Il tesoriere del PD, Francesco Bonifazi, vede nero, prende carta e tweet e gli cinguetta che nunn’è vero, è na buscia!

“Luigi Di Maio sta blaterando ovunque parole confuse e offensive. Benetton o Autostrade per l’Italia non hanno pagato la campagna elettorale al Pd o a Renzi. Schifo e vergogna #sciacallo”

E si fa vivo il Baden-Powell di Rignano, detto anche “Shish”, su Feis Buk:

«Chi come Luigi Di Maio dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. In entrambi i casi la verità è più forte delle chiacchiere: il mio Governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, né quella del Pd, né la Leopolda. Utilizzare una tragedia per attaccare gli avversari, mentendo, dà il senso della caratura morale e politica del Vicepresidente del Consiglio»

E il sorridente venditore di bibite replica tagliente come una spada napoletana:

«Renzi dice che Benetton non ha finanziato il Pd né la Leopolda. Non dice niente delle altre fondazioni legate a doppio filo col suo partito. La sua parola per gli italiani vale zero. Pubblichi tutti i nomi dei finanziatori del Pd dalla sua nascita a oggi e di tutte fondazioni ad esso collegate. Carta canta! Che hanno da nascondere ancora? Tanto scoperchieremo tutto e il marcio verrà a galla»

Regà, so’ cazzi!!!

E aggiunge, sentite sentite:

«“Inizino spiegando il perché dell’emendamento vergogna nella legge di Bilancio del 2017 che permette ai concessionari delle autostrade di moltiplicare ulteriormente gli strepitosi guadagni ottenuti al casello facendosi in casa, con le proprie aziende, una bella quota dei lavori di manutenzione senza dover ricorrere alle gare. O il perché del regalo miliardario dell’allungamento delle concessioni che inserirono in una notte nello Sblocca Italia del 2015. Tanti, troppi favori da giustificare. Se non ci diranno perché, lo scopriremo noi. Gli italiani devono sapere la verità e in questo non li aiuteranno i giornali visto che tra gli azionisti di quelli principali troviamo proprio i Benetton».

E Toninelli, dal capello più sconvolto del solito lancia il suo cinguettio tuonante:

«“Il precedente governo ha allungato le concessioni ai signori delle autostrade e poi con un emendamento alla Legge di Bilancio ha consentito di aumentare i guadagni di queste aziende che si sono aggiudicate i lavori di manutenzione senza dover partecipare nemmeno a una gara di appalto. Perché a questo punto il Pd non pubblica la lista dei finanziatori del partito e delle fondazioni collegate per vedere se compare anche il nome di Benetton o degli altri azionisti di Autostrade per l’Italia?”, dice il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano.»

Cosa ci riserverà il futuro? Aaaah, saperlo…

 

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