Lettera al direttore de Il FQ, 07-05-19
“Accolgo con felicitazione la notizia secondo cui Luigi Zanda abbia ritirato il provvedimento che equiparava gli stipendi dei parlamentari italiani a quelli europei, senza però farsi mancare di rivendicarlo.
Ho notato che tra i Dem ci sono molte persone che ritengono la cultura qualcosa di molto importante e fanno dell’intellettualismo una loro propria medaglia, perciò mi domando come possano delle persone che mettono così in primo piano l’intelligenza fare cose tanto sciocche.
Senza entrare nel merito banalmente monetario della questione (e senza farci imbrogliare dalla differenza che passa tra compenso, diaria e vantaggi vari su cui troppi politici giocano, pensando che la gente non sia in grado di capire la differenza), ma come può saltare in mente a una forza che chiede i voti agli ultimi di proporre riforme del proprio stipendio quando non si è neanche in grado di votare il salario minimo per i cittadini?
Si è offerto il fianco in mondo davvero ingenuo.
Per quanto non si sforzi neanche più di non voler sembrare la forza classista di destra che ormai è diventato, il PD abbia almeno la decenza di scegliere meglio le proprie priorità.”
G. C.