Albeggiava quando siamo usciti di casa. Il sole sorgeva dal buio e man mano illuminava un cielo sereno, libero dalle nuvole, che nei giorni precedenti avevano portato violenti temporali.
Un bella giornata di buon auspicio!
Una breve sosta dal fruttivendolo per comprare le mie solite mele, al bar per un cornetto caldo e via, velocemente, verso Napoli.
Destinazione Ospedale Monaldi.
Oggi ho una visita oculistica di controllo e si sa che bisogna presentarsi presto per poi fare una lunga penitenza in attesa dei dottori. Al reparto di Oculistica funziona così!
Da quasi due anni frequento il luogo, pazientemente con altri pazienti, per lo più anziani.
E anziana sono anch’io.
Ci vedevo poco: cataratta.
Si doveva intervenire all’occhio più malandato, il sinistro.
Ho affrontato l’intervento con un certo timore, perché possono sempre presentarsi complicazioni.
Invece fu tutto molto semplice e durò poco.
Ora sono più serena, in previsione dell’intervento all’occhio destro.
All’accettazione non c’è nessuno: sono la prima. Aspetto in sala? No, risponde l’infermiere. Il dottore è qui, può visitarla subito.
Una gioia imprevista: un dottore affabile ed efficiente!
Con l’occhio sinistro leggo tutto il tabellone, come nemmeno nella mia giovinezza. Con il destro non ci provo nemmeno, la cataratta è troppo avanzata!
Il dottore, sorridendo, conclude che dopo l’intervento mi chiameranno Occhio di falco. <l
Finita la visita, manifesto all’infermiere, che mi ha accolta, il compiacimento per l’accoglienza gentile e la professionalità del dottore. “Fossero tutti puntuali e attenti come il dottore! Purtroppo non è così.”commenta quasi sconfortato.
Peccato non aver chiesto il nome del dottore che ha reso più piacevole la mia giornata!
Quanto sarebbe più facile la nostra vita se tutti, come lo sconosciuto dottore, facessero semplicemente il loro dovere!