Lettera al direttore de Il FQ, 5-3-19 di un uomo che poteva diventare sindaco:
“Caro Nicola, allearsi con M5S sarebbe una mossa di sinistra Caro Zingaretti, domenica ti ho votato.
Il 4 marzo, per la prima volta nei miei 59 anni di vita, non ho votato a sinistra, bensì 5 Stelle.
E adesso sono andato a votarti perché ti chiedo di recuperare la serietà nel progetto democratico che ci hanno insegnato Berlinguer e La Torre.
E tra breve dirò cosa significa. Rafforzo ciò che sostengo mettendo sul piatto la mia storia.
Renzi alle politiche ha candidato nella mia Città tale Giuseppe Sodano.
Il padre, secondo i magistrati antimafia, mi rubò per pochi voti, nel 1993, l’elezione a sindaco grazie al sostegno determinante di Cosa Nostra: il 3 aprile riprende il processo a Palermo per mafia nei confronti dell’ex sindaco Sodano con me parte civile.
E in questo processo 4 pentiti hanno raccontato le riunioni per uccidermi per i problemi che ho creato nella mia terra a Cosa Nostra.
Ho costretto Bersani a mettere fuori dalle liste Mirello Crisafulli, il senatore che discuteva di spartire gli appalti con il capomafia Bevilacqua.
Nell’archivio del Fatto trovi un’amplissima raccolta del mio impegno, anche da avvocato, a favore dei deboli e dei disabili. Troverai anche, l’11 dicembre 2016, una pagina intera dedicata alla mia vittoria contro magistrati che mi avevano ingiustamente messo in carcere.
Il programma dei 5 Stelle è largamente un programma di cambiamento che guarda a sinistra, a partire dalla spazza-corrotti, al reddito di cittadinanza, alla lotta a l l’evasione, al Csm nominato per sorteggio.
Per questo è naturale allearsi con loro.
Un partito è anche di sinistra perché sa costruire le alleanze per il cambiamento. Berlinguer docet.”
GIUSEPPE ARNONE