di Travaglio per Il FQ, 12-05-20
Era un bel po’ che non ci vergognavamo di essere italiani per colpa di nostri connazionali, a parte qualche politico senza vergogna che ci fa vergognare in permanenza da quando è nato.
Ieri, a leggere dichiarazioni leghiste e deliri social di conigli da tastiera sulla liberazione di Silvia Romano, lavergogna è tornata.
Perché c’è chi è riuscito a sporcare una notizia che tutti avrebbero dovutosalutare con gioia e anche conun pizzico di orgoglio nazionale.
Sela nostra cooperante si è convertita all’Islam sono fatti suoi. Se l’ha fatto per costrizione,se nonfisica, almeno psicologica, oppure per una scelta“autoprotettiva”come dice il primo referto psicologico, sono ancora fatti suoi.
Se resterà per sempre Aisha o un giorno tornerà Silvia sono sempre fatti suoi.
Nessuno ha il diritto di intrufolarsi nella sua psiche:per farlo bisognerebbe aver vissuto un anno a mezzo in mezzo alla foresta nelle grinfie di feroci terroristi. Chi non ha subìto quell’atroce esperienza, cioè tutti, dovrebbe solo tacere.
Poi c’è la questione del riscato, probabilmente pagato dainostri servizisegreti con fondi riservati (che servono anche a questo) dietro autorizzazione del delegato del governo agli 007: il premier Conte.
Su questo ogni opinione è legittima, anchese il dibattito si ripropone sempre uguale dai tempi dei sequestri anni 70 e 80 a opera dei terroristi rossi e delle Anonime calabrese e sarda e di nuovo dopoil 2001, quando ci imbarcammo con Usa e altri alleati nelle guerre in Afghanistan e in Iraq.
Ai tempi del terrorismo, lo Stato decise quasi sempre di“pagare”, fuorché per Aldo Moro (ma,quando fu ucciso,il presidente Leone era pronto a liberare una brigatista malata e il Vaticano a versare una grossa somma).
E proprio il contraccolpo del suo cadavere segnò l’inizio della fine delle Br. Nel caso delle Anonime Sequestri, erano i famigliari, spesso aiutati da servizi e faccendieri vari, apagarei riscatti.
Poi la legge sul sequestro dei beni e la linea dura di certe Procure, come quella di Palermo in Sardegna(dov’era coinvolto un pm, che poi si suicidò), resero improduttiva quell’attività criminale, che si esaurì.
Poi iniziarono i sequestri di nostri contractor, giornalisti e cooperanti in Iraq e Afghanistan e anche allora i nostri governi (il Berlusconi-2 con FI-Le-ga-An-Udc e il sottosegretario Gianni Letta delegato ai servizi,e poi anche il Prodi-2) decisero di pagare sempre i riscatti.
Ma non sempre riuscirono a salvare la vita agli italiani rapiti (il reporter Baldoni e il contractor Quattrocchi furono uccisi,altri come i giornalisti Sgrena e Ma-strogiacomo tornarono illesi).
La cosa creò furibonde frizioni con gli alleati americani e inglesi, che invece non pagavano riscatti e sacrificavano i propri ostaggi(ci andò di mezzo il dirigente del Sismi Nicola Calipari, ucciso dal fuoco “amico”made in Usadopo il riscatto perla Sgrena).
Quando a pagare i riscatti era il centrodestra, per non discutere la scelta incoerente e paradossale di B.&C. di entrare in guerra contro il terrorismo e poi di foraggiare i terroristi che si diceva di combattere mettendo vieppiù in pericolo i nostri uomini sul campo, ipartiti e i giornali di destra riempivano di insulti gli ostaggi (a parte i contractor) perché “se l’erano cercata”, erano “vispe terese”(le due Simona) e “pirlacchioni in vacanza”(Baldoni).
Ora il caso di Silvia Romano,come quelli degli altri ostaggisequestrati in guerre per bande che non ci riguardano,è totalmente diverso sia da quelli dell’Iraq e dell’Afghanistan, sia da quelli del brigatismo e delle Anonime.
Stavolta le ragioni umanitarie non confliggono congli interessi nazionali. I terroristi islamisti somali dial-Shabaab, impegnati nell’eterna guerra civile del Corno d’Africa, sequestrano occidentali per legittimarsi e arricchirsi, ma non sono una minaccia diretta perl’Italia, come invece lo erano le Br che avevano dichiarato guerra allo Stato, le Anonime Sequestri che esistevano proprio grazie ai riscatti pagatie anche gli islamisti di al Qaeda e delle altre sigle mediorientali che avevano esportato in Occidente la loro folle guerra santa.
Dunque pagare un riscatto, come per altro sempre si è fatto anche nei confronti di nemici diretti e dichiarati, era doveroso.Ma su questo le opposizioni,se non avessero fatto lo stesso incircostanzemoltodiverse, sa-rebberoliberedi polemizzarequantovogliono.
Anche di accusare Conte dinon aver condannato a morte una ragazza di 20anni.
Purché non mentano.Le polemiche sul ruolo della Turchia, che ha aiutato nelle indagini l’Aise con isuoi servizi molto presenti in Somalia,fanno ridere, visto che è nostra alleata nella Nato.
E quelle sulla“passerella”di Conte e Di Maio denotano un tragicomico crollo della memoria.
Il 5 marzo 2005,quando a Ciampino atterrò la Sgrena, trovò ad attenderla una delegazione politica ben più pletorica del duo Conte-DiMaio domenica accanto a Silvia: c’erano Berlusconi, Letta, il presidente della Camera Casini,il sindaco Veltroni, ilsegretario del Quirinale Gifuni e il direttoredel Sismi Pollari.
Mancava solo Salvini, che si rifece con gl’interessi all’arrivo di Cesare Battisti.
E ora chiede “sobrietà”agli altri.
Ma va a ciapà i i ratt!