di Marco Travaglio per Il FQ, 17-11-19
Per il PD che insegue la piazza di Bologna, è una fortuna che l’ultima riunione di maggioranza sulla giustizia fosse a porte chiuse.
Se le 12-13 mila “sardine” avessero assistito a quel vertice, avrebbero perso il sorriso a causa di un fastidioso prurito alle mani.
Si discuteva della Spazzacorrotti, in vigore da un anno, che bloccherà la prescrizione dei reati commessi dopo il 1° gennaio 2020 dalla sentenza di primo grado.
Uno stop fin troppo prudente, infatti il Pd nel 2014 lo voleva dal rinvio a giudizio. Per farla finita con l’amnistia riservata ai colpevoli ricchi e potenti che ancora l’altro giorno ha salvato quattro medici complici dell’omicidio Cucchi.
Il ministro Bonafede s’è sentito dire da Pd e renziani che la blocca-prescrizione va bloccata perchè:
1) l’ha votata anche la Lega;
2) se scatta dal 1° gennaio, senza la riforma dei tempi dei processi, avremo migliaia di imputati a vita;
3) i 5Stelle sono soli contro tutti (Pd-Iv-FI-Lega-FdI).
Tre cazzate al prezzo di una.
1) La blocca-prescrizione l’ha imposta il M5S alla Lega, che non ne voleva sapere: infatti, dopo averla votata, Salvini chiese di cancellarla e subito dopo rovesciò il Conte 1.
2) La decorrenza 1° gennaio 2020 non riguarda i processi, ma i reati: prima di vedere una prescrizione bloccata, bisogna attendere che i reati vengano commessi e poi che si facciano le indagini, le udienze preliminari e i processi di primo grado fino alle sentenze.
Dunque i primi effetti si avranno fra 3-4 anni: in tempo per varare il ddl che contingenta i tempi dei processi, con sanzioni disciplinari per i giudici che perdono tempo per dolo o colpa.
Ddl che Bonafede ha inviato 50 giorni fa agli alleati perchè lo emendassero, cosa che nessuno ha fatto: quindi se non è ancora legge è colpa di chi piagnucola perchè non è ancora legge.
3) I 5Stelle soli contro tutti (a parte LeU) dimostrano che il punto 1 è una bufala: quella non è una legge leghista.
I veri leghisti, e pure berlusconiani, sono i dem e i ren- ziani che la pensano come Salvini e B.: minacciano financo di votare il ddl salva-prescrizione del forzista Costa (ammesso e non concesso che riescano ad approvarlo alla Camera e al Senato entro il 31 dicembre).
Del resto Pd&Iv si battono con Lega&FI anche contro le manette agli evasori e per lo scudo impunitario a chi vuol continuare a uccidere Taranto e gli operai dell’ex-Ilva.
Se così pensano di dialogare col movimento di Bologna, che già espone striscioni tipo “Lega e Pd: due facce della stessa medaglia”, auguri.
Ma al loro posto ci terremmo lontani dalle piazze: le sardine potrebbero riconoscerli.