Per chi non lo avesse letto:
“Quando avranno finito di lamentarsi (sbagliato) perché i media ce l’hanno con loro e raccontano balle su di loro (vero), i gialloverdi dovrebbero rispondere a una semplice domanda: ma quando invece i giornali dicono la verità, che si fa?
La si ignora lo stesso o si replica nel merito (come Conte sui suoi concorsi universitari), eventualmente si chiede scusa e si rimedia?
Qualche caso, fra gli ultimi.
1) L’Espresso scova i tweet omofobi e sessisti di Enrico Esposito, avvocato di Acerra, amico di Luigi Di Maio che l’ha appena nominato vicecapo dell’ufficio legislativo dello ministero dello Sviluppo.
Ora, può darsi che questo Esposito sia un fenomeno della legislazione.
Ma uno che, dal 2013 al 2016, riesce a twittare che le quote rosa in politica servono a “levare le donne da mezzo (sic, ndr) alla strada”, che la Biancofiore sottosegretario di B. era “una mignotta in quota rosa”, che “in un Paese serio Vladimir Luxuria va in galera, non in Parlamento”, che “quando ti chiamano ‘ricchione’ o rispondi ‘a puttan e mammt’ o vai a piangere dalla maestra. Se fai la seconda cosa, sei ricchione davvero”, che “Dolce e Gabbana sono chiusi ‘per indignazione’. Ma si può sempre entrare dal retro”, significa che ha seri problemi, oltreché con la lingua italiana, anche con i minimi sindacali della nostra civiltà.
Quindi o chiede scusa (e, per penitenza, rinuncia ai social per un anno), oppure al ministero dello Sviluppo si trova un legislatore un po’ meno indecente.
2) Ieri la Procura di Genova ha chiesto la condanna per falso e/o peculato di 21 ex e attuali consiglieri regionali liguri che intascarono rimborsi pubblici per spese privatissime spacciate per “istituzionali” (cene natalizie e pasquali, viaggi, gite al luna park, birre, gratta e vinci, ostriche, fiori e biscottini), fra i quali Edoardo Rixi, viceministro leghista delle Infrastrutture, che s’è visto chiedere 3 anni e 4 mesi di galera.
Nel caso in cui Rixi fosse condannato, varrebbe ancora la regola del “governo senza condannati”, con le dimissioni di Rixi, o Lega e M5S farebbero un’altra eccezione dopo quella su Armando Siri, promosso a viceministro in barba al patteggiamento di 1 anno e 8 mesi per bancarotta fraudolenta?
3) Il Corriere ha scoperto che nel decreto per Genova una manina ha infilato un decretino per Ischia terremotata, che prevede un condono tombale per le case abusive e pure un “contributo fino al 100%” per ricostruire o ristrutturare nello stesso posto (sbagliato) quelle crollate “non totalmente abusive”.
Non male, per un’isola con 28 mila abusi censiti su 64.115 abitanti (in media uno per famiglia).
Di Marco Travaglio da Il FQ