Fede: “Non so se sarò sempre in orario, ma anche se in ritardo, per te ci sarò sempre”
Chiara: “Non ho bisogno che il mondo mi ami ma ho bisogno che una sola persona mi ami e spero che sarai per sempre tu.”
Troppo spassoso, riporto da Il Fatto l’articolo intero di Selvaggia Lucarelli che parte da un tweet:
“Dopo quella dei poveri ostaggi della Diciotti, il paese si trova a gestire una nuova emergenza umanitaria: gli ostaggi del matrimonio dei Ferragnez. Centocinquanta persone prelevate dalle loro abitazioni, deportate su un aereo in Sicilia, obbligate a posare con dei pupazzi con le fattezze degli sposi e con l’ansia di avere l’espressione giusta pure quando stanno digerendo la cassata al ricevimento, perché se finisci con una faccia di merda abbinato all’hashtag #theFerragnez su Instagram, in questi giorni, ti tocca una gogna che neppure i ladri di patate nel Medioevo.”
AHAHAHAHAHAHAHAH
Ad ogni modo, che le nozze tra i due siano l’evento mediatico dell’anno, è una certezza.
E se sottovalutate la portata del fenomeno, vi ricordo che due giorni fa alla festa dell’unità a Torino per Chiamparino c’erano 30 persone, a Noto, sotto il balcone, per i Ferragnez pomicianti, ce n’erano 2000. Più 20 000 000 su Instagram.
Segno che la propaganda 2.0 si fa dai balconi come certa vecchia politica, come l’Angelus del papa, come i saluti nei royal wedding. Del resto, che la Ferragni sia un genio della comunicazione non si discute.
Lei decide, Fedez esegue.
Fedez non è lo sposo. È il suo paggetto quando la accompagna alle feste, il suo migliore amico quando la bacia impacciato, sua mamma quando piange per i discorsi degli amici, la sua terza sorella quando accetta di indossare camicie con “thefarragnez” cucito sul taschino.
E infatti si chiamano Ferragnez, mica Fedagni.
Manco i nomi hanno amalgamato equamente. È tutto sbilanciato e la bilancia- nonostante i suoi 44 chili scarsi, altro miracolo- pende tutta a favore di Chiara.
Basta guardare la bacheca di Federico-Fedez per capire che lui -nella sua vita- da quando è il naturale prolungamento della fashion blogger più famosa del mondo, non decide più neppure la marca delle sue mutande.
Giusto un paio di foto di concerti e poi un tripudio di ritratti di famiglia, bagnetti in piscina col pupo che a 5 mesi ha più primi piani di Kate Moss dal ‘91 a oggi, baci fotografati su letto, scogli e sott’acqua in stile laguna blu, ritratti sulla canoa gonfiabile Supreme col sottotesto “e voi sfigati che galleggiate sui coccodrilli comprati al parcheggio di Chieti scalo”.
Figuriamoci se ha deciso qualcosa di questo matrimonio che già di per sè è un evento ridondante, quasi blasfemo: come i preti sono sposati con Dio, Chiara Ferragni è sposata con i suoi follower. Tant’è che al suo matrimonio c’erano solo loro. Un manciata di amici, nessun famoso, a dimostrazione che nella sua vita e in quella di Fedez, tolto il virtuale, resta poco. O tanto, a seconda dei punti di vista. Intanto, andiamo ad analizzare il matrimonio nei suoi passaggi salienti:
A) l’aereo Alitalia brandizzato “theferragnez”. Il fatto che Fedez e un centinaio di invitati abbiano avuto un gate dedicato, più poggiatesta, snack e minchiate varie tutte sponsorizzate, ha fatto molto irritare Di Maio, il quale vuole vederci chiaro.
Gigì, te lo spiego io: dopo lo spot con quel simpaticone di Farinetti, la gente piuttosto che volare Alitalia, saliva sul Tupolev altrimenti detto “bara volante”, per cui investire sul matrimonio di due che insieme hanno 20 milioni di follower e una copertura mediatica che manco le ultime 160 sparate di Salvini su qualunque cosa, mi pare comunque un passo in avanti.
Inoltre, sei ministro del lavoro, per cui sappi che questi due producono almeno il 2% del pil nazionale. Infine, che Alitalia sia passata dalle calze coprenti rosse delle hostess a Chiara Ferragni, mi pare una buona notizia pure per la camera della moda.
B ) L’assenza di J-Ax e di Rovazzi, ovvero di coloro che fino a due giorni fa erano colleghi e amici fraterni di Fedez, dimostra che il nuovo assetto della coppia è: “Federì, la prossima che mi levi dalle balle è tua madre. Poi molli X Factor. Poi basta concerti. Poi t’impari a farmi il contouring e t’assumo come truccatore a 1200 euro al mese”.
C) La Ferragni ha scelto Noto come location del matrimonio perché così all’estero la tradurranno con “Famous”, che fa brand. Il sindaco di Noto Corrado Bonfanti ha ingenuamente svelato che il suo regalo agli sposi è un libro sull’architettura barocca di Noto che l’amministrazione ha fatto tradurre dal tedesco. Considerato che l’ultimo libro letto dai due sarà “Capire il mondo-Il mio sussidiario”, direi che sarebbe stato meglio farglielo avere in versione instagram.
D) Sull’altare, lo sposo, di blu vestito, ha fatto un pippone di 10 minuti su quanto con Chiara sia stato bello bruciare le tappe, su quanto a lei abbia rivelato segreti che nessuno sapeva, su quanto loro due funzionino insieme.
Lei, di pizzo bianco vestita, ha detto sinteticamente “Non importa quanto io possa viaggiare, sarai sempre la mia casa”. Il che vuole dire: quando torno, fammi trovà sempre il polpettone caldo nel forno e i pigiami stirati con l’appretto.
E) Gli sposi, per le loro festa privata, hanno fatto montare un enorme pannello, alto circa 7 metri, che ha chiuso alla vista l’interno della Loggia del Mercato.
Giustamente, non era bello vedere dal vivo quello che facevano, quando si poteva tranquillamente ammirarlo in una delle 150 dirette instagram degli invitati.
Gli sceneggiatori di Black Mirror sono già all’opera.
F) La guest star musicale dell’evento dell’anno è stata addirittura Giusy Ferreri, che dopo Roma, Bangkok e le favelas aveva evidentemente bisogno di esibirsi in un posto in cui non si rischi la vita dopo il tramonto, che sia per le buche sul manto stradale o per i proiettili vaganti.
La scelta della cantante è chiara: dopo il disastroso tributo ad Aretha Franklin nel giorno della sua scomparsa, Giusy ha optato per un tributo a Fedez per essere sicura di non esser più stonata del cantante a cui intoni i propri omaggi.
G) I Ferragnez, va detto, sono almeno coscienti di esser ricchi sfondati e pertanto, al posto della lista nozze da Supreme, hanno deciso di organizzare una raccolta fondi per aiutare un loro fan bisognoso, come se già non fosse condizione bisognosa d’aiuto essere un fan dei Ferragnez.
La generosità degli ospiti ha però stentato a decollare, un po’ come il Tupolev di cui sopra: la raccolta online, fino a ieri sera, aveva fruttato 23.000 euro. Ciò significa che ogni invitato ha donato meno di 150 euro, che con l’inflazione è la paghetta che ti mette in mano la zia Rosy dopo il pranzo.
Considerato però che le donazioni sono aperte a tutti e che i Ferragnez contano 20 milioni di follower in due, la media delle donazioni si attesta su un millesimo di euro procapite.Noi poveri, a scuola, quando rompevamo i porcellini per i bambini in Africa raccoglievamo qualcosa in più. Che #Taccagnez
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