TALK BOMB
Editoriale di Marco Travaglio per IlFQ 24-03-2022
Con lieve anticipo sul ventennale dell’editto bulgaro di B. contro Biagi, Luttazzi e Santoro (18.1.2002), il Pd celebra la ricorrenza con l’editto ucraino contro Alessandro Orsini.
Il più lesto è Andrea Romano, che spara su Bianca Berlinguer per aver contrattualizzato a Carta Bianca il professore, pericolosamente esperto di sicurezza internazionale, dunque “pifferaio di Putin”.
Geloso per non essere arrivato primo, si accoda l’altro celebre epuratore democratico, Michele Anzaldi (Iv).
L’idea che un talk debba ospitare opinioni diverse è tipica delle democrazie, nergo sfugge alle nostre Sturmtruppen che difendono intrepide dal divano i “valori dell’Occidente” e s’indignano perché 5Stelle e Lega discutono su guerra e pace (bene invece i partiti democratici che non discutono) e perché il Parlamento non è ancora un’aula sorda e grigia dove tutti plaudono all’invio di armi ai mercenari in Ucraina, al raddoppio delle spese militari e ad altri simpatici lubrificanti della terza guerra mondiale.
Ma si lavora perché almeno il prossimo Parlamento sia tutto di automi sull’attenti che dicono Signorsì al segnale convenuto, come nel vecchio Pcus, meglio della Duma di Putin.
Quanto ai talk show, basta depurarli subito dalle tre-quattro voci stonate rimaste e ritoccare i titoli, poi si può partire subito.
“Benvenuti a NatoPulita/MaratonaDraghiana/Bottoemezzo/Bomba-cartaBianca/DiMissilì/ Tagarattatatà/ Che tank che fa/ L’arma che tira / Stasera spara/In Bomba per una nuova puntata sulla terza guerra mondiale.
La parola al professor Bombardoni”.”‘A guera quanno ce vo’ ce vo”.
“E lei, generale Mitraglioni?”. “Mah, tutto sommato, à la guerre comme à la guerre”,
“È venuto a trovarci il mio capo, Sambuca: è un bel direttore, un apostolo, un santo!”.
“Che cara, lo sai che sei la più brava?” “Grazie. Allora, questa guerra mondiale?”.
“Whatsamerega boys! So’Santi Bailors, ameregano der Kansas City! E che ¿’ho avuto na malattia, sennò stavo a Broadway!”
“Grazie, dir: un libro stampato. Passiamo allo psicologo Recalcàzzola, che scrive sul mio giornale quindi è un fico: ma ‘sta guerra la vogliamo fare o ce ne stiamo qui a girarci i pollici da eterni panciafichisti?”. “Le dirò, già Lacan parlava di guerra libidica, quindi direi di sì: libijidineee! Preciso, a scanso d’equivoci, che io però c’ho l’insufficienza toracica”. “Ci mancherebbe, prof, grazie.
Ora tocca al nostro bastian contrario per mettere un po’ o di pepe al dibattito”. “Cava, vovvei tanto dissentive dagli illustvi ospiti, ma li tvovo tutti pevfetti. Sante pavole, fovza guevva! Ah, dimenticavo, anch’io ho il cevtificato, quindi mi avvuolo un’altva volta. Non aspettatemi, avmatevi e pavtite, io poi vi vaggiungo con l’avma segveta”,
Sigla.