di Mantovani e Massari per Il FQ, 20-05-19
“Il re è nudo e lo scopre in diretta tv.
Matteo Salvini, in collegamento da Firenze con Non è l’Arena su La7, ieri sera ripeteva: “Nessuno deve scendere da quella nave”, la Sea Watch 3, alla fonda da due giorni davanti al porto di Lampedusa.
Massimo Giletti gli porta un lancio Ansa secondo il quale il procuratore di Agrigento li sta facendo sbarcare.
E Salvini, smentito, reagisce male: “Lo sto leggendo mentre lo sta leggendo lei. Questo procuratore della Repubblica è quello che ha indagato me per sequestro di persona”.
PER LA PRIMA volta da quando Salvini pretende di chiudere i porti, un magistrato, il procuratore Luigi Patronaggio, prende l’iniziativa e sblocca la situazione: sequestra la nave nell’ambito del procedimento aperto contro ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e permette lo sbarco dei naufraghi.
Non l’aveva fatto neanche lo scorso agosto per la nave Diciotti, pur avendo aperto un fascicolo per sequestro di persona contro il ministro dell’Interno. La situazione stava diventando difficile.
Nel pomeriggio alcuni dei migranti a bordo avevano indossato i giubbotti di salvataggio e minacciavano di buttarsi a mare per raggiungere a nuoto Lampedusa.
“Se entro le nove di sera la situazione non si sblocca, levo l’ancora ed entro direttamente in porto”, aveva detto a un certo punto il comandante della Sea Watch 3, Arturo Centore.
La nave andrà a Licata.
I migranti ieri sera sono stati fatti scendere un po’ alla volta e portati a Lampedusa, dove il magistrato li ha affidati alla polizia per l’identificazione, le richieste di protezione internazionale e tutte le indagini sul loro viaggio.
I primi a scendere a terra sono stati una donna incinta e un disabile, poi gli altri 45 portati a terra a piccoli gruppi con i gommoni della Guardia costiera.
Venerdì scorso il governo aveva acconsentito, con buona pace di Salvini, aveva fatto scendere le prime diciotto persone, cioè i minorenni con i loro genitori e un 40enne in gravi condizioni di salute.
Ora il governo cercherà di ricollocarli tutti nei Paesi dell’Ue, ma intanto si sono già fatte avanti le Chiese evangeliche.
Il resto è l’ira di Salvini e lo scontro nella maggioranza gialloverde.
Il vicepremier leghista, in tv, se l’è presa con Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti M5S da cui dipendono le Capitanerie di porto: “Chi ha dato l’ordine? Se Toninelli intende riaprire i porti lo spieghi agli italiani”.
Toninelli ha replicato di non parlare “a sproposito”di lui e ri cord ato l’intervento della magistratura. Luigi Di Maio ha aggiunto: “La magistratura è indipendente”.
Salvini se l’ è presa con il procuratore: “Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari su una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato: se questo procuratore autorizza lo sbarco, io vado fino in fondo”.
Poi però, alla domanda di Giletti se davvero volesse denunciare il capo della Procura di Agrigento, ha risposto in modo più evasivo.
I poteri sui porti, in realtà, il Viminale non li ha.
C’è solo una circolare delle Capitanerie di porto che assegna al Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale la responsabilità di indicare il “Pos”, il place of safety, il porto sicuro, in caso di soccorsi in mare – eventi Sar, search and rescue, ricerca e soccorso – che coinvolgono migranti.
Negli altri casi spetta alle Capitanerie di Porto che dipendono dal ministero dei Tra spor ti. Naturalmente risponde al Viminale la Guardia di Finanza nelle sue funzioni di polizia di sicurezza in mare. Qui però eravamo ormai al di là dell’evento Sar.
C’era una nave davanti a Lampedusa e un’indagine per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare: il pm ha ordinato alla polizia giudiziaria, Finanza e Guardia costiera, di sequestrare la nave e far scendere tutti.
Avrebbe potuto farlo anche per le navi bloccate nei mesi scorsi, stavolta l’ha fatto.”